La festa dei termolesi

San Basso 2019, il battesimo bagnato del sindaco, l’amarezza di chi resta al porto – LE VIDEOINTERVISTE

Le voci dei cittadini e delle autorità nel giorno della tradizionale processione, quest'anno limitata alla sola barca del Santo

Il vento, la pioggia e poi il sole. L’allegria per la festa, la tristezza per la pioggia e poi ancora l’entusiasmo per la lunga giornata da celebrare. E’ stata come una altalena di emozioni, oltre che di eventi, la giornata del 3 agosto per chi era al porto pronto ad imbarcarsi e a seguire il santo patrono nella tradizionale traversata.

Ma quest’anno il maltempo ha cambiato i piani, almeno per la prima parte della mattinata, perchè poi tutto è tornato alla normalità e la festa è cominciata tra tuffi, come da tradizione, e tavole imbandite da condividere.

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E così, in un vortice di emozioni e cambiamenti repentini del tempo, c’è chi ha affidato al microfono di Primonumero impressioni e sensazioni. A partire dal neo sindaco Francesco Roberti, per la prima volta sulla barca che porta il santo patrono con la fascia tricolore e l’abito blu della festa.

“Speriamo sia tutto di buon auspicio – ha rivelato ai giornalisti – E’ la festa della nostra infanzia e dei ricordi – chiude e poi aggiunge parlando a nome dell’intera Amministrazione – L’anno prossimo programmeremo qualcosa di più divertente che possa rilanciare il turismo e l’economia di Termoli, siamo insediati da meno di due mesi quindi abbiate pazienza e l’anno prossimo saremo pronti – e poi, in conclusione -. Viva San Basso“.

A Termoli, per presiedere le cerimonie religiose l’arcivescovo emerito di Lecce, già arcivescovo di Termoli-Larino, monsignor Domenico D’Ambrosio. “Ho rivissuto quello che ho vissuto nei nove anni da vescovo qui, anche in quegli anni lontani il maltempo ci ha impedito di uscire in mare delle volte. San Basso è una presenza significativa, i marinai guardano sempre al santo, lui è il compagno di viaggio, la garanzia di poter solcare il mare – e poi – E’ il mare che ci accoglie, questa è la logica dei credenti“, ha concluso.

Dopo la breve traversata in mare per gettare la corona e ricordare con la preghiera tutti coloro che hanno perso la vita in mare, la Luigi Padre è rientrata in porto dove è cominciata la lunga processione di visite al santo e le barche hanno iniziato a festeggiare.

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Qualcuno ha raccontato anche le emozioni vissute rimanendo al porto a guardare il santo che solcava il mare, ma da solo, senza l’accompagnamento e la festa degli altri pescherecci.

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L’amarezza e la tristezza per non aver potuto accompagnare il santo con le barche si leggono bene sui volti, soprattutto dei bambini, abituati da sempre ad affiancare il santo patrono che protegge le loro famiglie. “Ma la pioggia e il vento non spazzano via la festa, adesso si comincia a festeggiare”. 

E poi c’è Claudio, che sulla barca ci è cresciuto e che a San Basso vuole particolarmente bene. E come lo scorso anno, con la sua parlantina così precisa e quasi sofisticata per un bimbo della sua età, riesce a raccontare e ad affascinare anche chi lo ascolta.

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