Campobasso

Piano sociale regionale, al via la concertazione. Toma: “Necessaria integrazione tra servizi”

È partita oggi la concertazione per il Piano sociale regionale, un documento programmatico essenziale per le politiche sociali regionali.

«L’approvazione del Piano sociale regionale per il triennio 2020-2022 rappresenta un elemento di basilare importanza rispetto alla definizione dell’assetto organizzativo della governance territoriale del welfare regionale e alla predisposizione di progetti ed azioni in grado di rispondere alle esigenze e ai bisogni della popolazione molisana».

Lo ha dichiarato il presidente della Regione Molise, Donato Toma, a margine della riunione che ha avuto luogo questa mattina (27 agosto) nella Sala Giunta di Palazzo Vitale e che ha segnato l’avvio della fase di concertazione, preliminare alla stesura del Piano per i prossimi 3 anni.

All’incontro, convocato dal governatore, hanno partecipato l’assessore regionale alle Politiche sociali, Luigi Mazzuto, i presidenti dei Comitati dei sindaci, i coordinatori degli Ambiti territoriali sociali, i vertici dell’ASReM e dell’Anci Molise, oltre al direttore del Terzo Dipartimento della Giunta regionale, al direttore generale della Dg Salute e al direttore del Servizio programmazione delle Politiche sociali.

riunione per Piano sociale regionale

«Prima di iniziare il percorso di partecipazione allargata con le parti sociali, i soggetti del Terzo settore e i referenti degli organi periferici dello Stato, che troverà la sua naturale conclusione con il passaggio in Consiglio regionale per la definitiva approvazione del Piano – ha spiegato Toma -, abbiamo ritenuto doveroso e necessario un primo confronto con i rappresentati istituzionali più direttamente coinvolti nella progettazione e gestione dei servizi a livello locale. Oggi abbiamo presentato la Proposta del Piano sociale regionale 2020-2022. Ovviamente, siamo all’avvio della fase di concertazione e, pertanto, il documento potrà essere arricchito e migliorato nei successivi step».

Tanti gli obiettivi che il nuovo Piano dovrà avere. «Nella costruzione del Piano – tiene a precisare il governatore – abbiamo messo in rete tutte le risorse riconducibili ad interventi di contrasto all’emarginazione e di promozione dell’inclusione per evitare le criticità che si sono verificate in passato sul piano finanziario».

La Proposta di Piano è stata elaborata da un Gruppo di lavoro tecnico, costituito con deliberazioni di Giunta regionale e composto da dirigenti e funzionari regionali, rappresentanti degli Ats, dell’Asrem e dell’Anci, coordinati dal direttore del Servizio programmazione delle Politiche sociali della Regione Molise.

Le azioni contenute nella bozza di Piano definiranno le prestazioni (e le modalità di finanziamento) per i cittadini e si basano sulla “fotografia sociale” del Molise. Come noto, c’è da fare i conti con un considerevole calo demografico della popolazione, un alto tasso di invecchiamento e dunque elevate esigenze assistenziali. Altre criticità a cui si dovrà dare risposta sono legate alla scarsa presenza di servizi sanitari territoriali, all’elevato livello di problematicità per minori e famiglie, alla presenza di disagio adulto, al contesto di povertà ed esclusione sociale e alla presenza consolidata di stranieri.

«Nel Piano 2020-22 si ribadisce la necessità di realizzare percorsi concreti in termini di integrazione sanitaria. L’obiettivo è quello di riuscire a realizzare interventi integrati (tra sociale e sanitario, ndr) in alcune aree particolarmente sensibili: anziani, disabili, dipendenze».

Prevista, inoltre, la possibilità di riattivare l’Osservatorio regionale delle Politiche sociali, sospeso ormai da anni e che invece è uno strumento importante per il monitoraggio e la successiva pianificazione.

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