Nuove scoperte

Per il quarto anno a Pietrabbondante due mesi di scavo con la raccolta fondi. Accanto al tempio spuntano le armi

35mila euro donati per le attività di scavo dai privati hanno permesso a 61 archeologi e studenti di lavorare a Pietrabbondante dove sono stati ritrovati oggetti e armi

Due mesi di scavo nell’area archeologica di Pietrabbondante grazie alla campagna di raccolta fondi. Che grazie ad una serie di privati, per il quarto anno consecutivo ha permesso a una sessantina di archeologi, tra studenti universitari ed esperti del settore, di tornare a scavare e a trovare reperti.

Grazie a chi crede nel lavoro di ricerca sul posto, 61 archeologi e studenti italiani ed europei dell’Istituto nazionale di archeologia e storia dell’arte, con tre operai di supporto sono potuti tornare nuovamente a Pietrabbondante per riportare alla luce tutto ciò che racconta la storia. Con i 35.585 euro arrivati dalle donazioni per le attività archeologiche e la collaborazione del Comune di Pietrabbondante, l’area si arricchisce di nuove scoperte che vanno ad ampliare le conoscenze storiche, artistiche e sociali del territorio.

Questa volta, durante i due mesi della campagna di scavo che si sono svolti dal primo luglio a fine agosto e hanno visto alternarsi sul posto una ventina di esperti a settimana, sono emersi un nuovo edificio, oggetti e alcune armi in bronzo e ferro. Lo scorso anno, sempre con il supporto di una raccolta fondi aperta dagli archeologi per sovvenzionare gli scavi, era stato identificato il tempio d’Oriente, posizionato ad est rispetto all’Erario, emerso dalla campagna precedente insieme a un altare e a 300 monete

reperti pietrabbondante

Adesso invece, nell’estate del 2019, nella parte orientale del santuario dopo ore di minuzioso lavoro è stato trovato un nuovo edificio di culto: si tratta di un piccolo tempio di cui non è stata completata la costruzione e nemmeno lo scavo, ma di cui resta il basamento di sei metri per sei, “di piccole dimensioni- commentano gli archeologi – ma di grande importanza”.

Secondo le prime ricostruzioni, il tempio doveva essere usato per funzioni religiose ed amministrative e la sua costruzione era stata interrotta per l’insorgere della guerra civile. Nel corso dei 60 giorni inoltre gli archeologi hanno continuato a svolgere indagini e sondaggi specifici nell’area del santuario orientale, nella terrazza del tempio B, e in un ambiente attiguo alla domus pubblica.

reperti pietrabbondante

Ma soprattutto sono emersi una serie di oggetti nella parte del santuario orientale e in una delle terrazze del tempio B: si tratta di punte di lancia, giavellotti e arnesi da offesa in ferro e bronzo e frammenti di cinturoni ed elmi da difesa. Un nuovo contributo per scrivere nuove pagine di cultura legate al sito archeologico di Pietrabbondante, le cui indagini in 60 anni hanno incrementato la conoscenza della storia, delle istituzioni, della religiosità e della cultura artistica del Sannio antico.

locandina incontro pietrabbondante

Proprio per celebrare i 60 anni di scavi – dal 1959 al 2019 –  si svolgerà un incontro sabato 31 agosto alle 11 nel Municipio di Pietrabbondante: le nuove scoperte saranno presentate dal professore Adriano La Regina che ha coordinato i lavori, dall’archeologa Palma D’Amico e da Daniela Fardella. Parteciperà anche il sindaco Antonio Di Pasquo.

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Poi, da lunedì, si tornerà in laboratorio: i nuovi reperti andranno analizzati e studiati in maniera approfondita, potrebbero rivelare tanto altro per arricchire ancora di più la storia.

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