Girato a casacalenda

Le ferite invisibili della violenza in un film tutto molisano: arriva a Termoli il corto ‘Lilium’

Un corto interamente girato in Molise e che fa luce su un tema sociale importante. Gli autori di 'Lilium' sono due giovanissimi cineasti molisani e il loro film, già presentato a Milano e al festival di Casacalenda, si appresta ad essere proiettato a Termoli in una serata-evento domenica 18 agosto

Un’opera prima davvero speciale. Speciale perché i registi sono molisani, per di più giovanissimi (di 21 e 22 anni), perché il cortometraggio è interamente girato nella nostra regione e perché il tema scelto è affatto scontato: la violenza assistita, quella subìta dai bambini.

È stato presentato stamane (12 agosto) il corto dall’evocativo titolo ‘Lilium’. Un fiore che è allo stesso tempo simbolo di morte e di purezza e che – senza svelare troppo i particolari – ha a che fare con uno dei protagonisti del lavoro realizzato da Mattia Marano e Antonio De Gregorio. I due, campobassano il primo (regista e sceneggiatore) e termolese il secondo (aiuto-regia, sceneggiatore e produttore esecutivo), hanno presentato alla stampa il loro prodotto cinematografico che sarà proiettato domenica prossima, 18 agosto, al cinema Oddo, in una serata-evento aperta al pubblico.

autori cortometraggio Lilium

Ad affiancare i giovani cineasti nella sala consiliare di Termoli c’erano l’assessore alla Cultura Michele Barile e il presidente del Consiglio comunale Michele Marone, entrambi particolarmente entusiasti dell’opera e della scelta di presentarla a Termoli. Opera che in realtà è stata presentata in anteprima nazionale a Milano (dove i due hanno studiato all’Istituto Europeo di Design e dove vivono) per poi essere selezionata da MoliseCinema nella appena conclusa edizione.

È proprio da Casacalenda che i due arrivano perché nei giorni scorsi Lilium è stato proiettato al festival molisano nella sezione ‘Girare il Molise’. Il corto d’altronde è stato girato quasi interamente lì (altre scene girate a Guardialfiera). Una scelta non casuale per i registi che ci tengono a professare il loro amore per la terra d’origine e a dimostrare che girare in Molise si può. Ma la scelta è ricaduta su un piccolo paese anche perché più significative al suo interno risultano essere le relazioni tra le persone, così come il film mostra.

Alla realizzazione del cortometraggio hanno partecipato, oltre ai membri della troupe di stanza a Milano, alcune maestranze molisane quali lo scenografo Michelangelo Tomaro e la truccatrice Deborah Napoleone. Poi ci sono gli attori principali Giuseppe Campestre, Marco Caldoro, Eva Sabelli e Lorenzo Rizzi.

Colpisce la tematica scelta: una particolare e nefasta conseguenza della violenza di genere che vede i bambini vittime incolpevoli di tragedie familiari spaventosamente diffuse. Un argomento ancora troppo poco esplorato nelle narrazioni (anche cinematografiche) della violenza. È così che i due hanno avviato la loro personale ricerca sul tema fatta anche di incontri con esperti (psicoterapeuti, dottori, assistenti sociali).

Gli autori di Lilium si sono dunque chiesti qual è il risvolto nella vita delle persone che nell’infanzia hanno assistito coi propri occhi alla violenza degli adulti. Perché i segni, seppure non evidenti sul corpo, restano nell’anima come ferite aperte. Il cortometraggio indaga anche il meccanismo di difesa della rimozione di chi ha vissuto tale trauma.

Lilium cortometraggio

Per l’alto valore sociale, l’opera ha avuto il patrocinio della Regione Molise ed è supportata dal Garante regionale dei Diritti della Persona. Non solo, all’evento di domenica sera parteciperanno alcuni operatori che si occupano nel loro quotidiano anche di questo tema. Interverranno in particolare Luisa Iannelli e Giulia Capone (in rappresentanza del Garante dei Diritti), il dirigente del Centro di Salute Mentale di Termoli Angelo Malinconico e la psicoterapeuta Maria Immacolata Mustillo, la consigliera di parità Giuditta Lembo e Mariagrazia La Selva, presidente dell’associazione Liberaluna Onlus.

Un film, in parte autoprodotto e in parte finanziato da aziende private, che ha già vinto il progetto internazionale ‘Circe’ (che vede capofila Apulia film Commission) e che presumibilmente verrà promosso attraverso la partecipazione nei festival del settore. Ma l’obiettivo degli autori è anche quello di farne un prodotto da mostrare nelle scuole così che possa essere il punto di partenza di un dibattito su un tema ancora troppo ‘sommerso’.

La cittadinanza è invitata a partecipare all’appuntamento del 18 agosto alle 21 al Cinema Oddo, ingresso libero.

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