Il caso

La manifestazione “anti-Bibbiano” con l’immagine dei “Misteri”: polemica per la “gaffe” social di Di Pietro

L’ex pm di “Mani pulite”, nelle scorse ore, ha pubblicato sul proprio profilo Facebook la locandina di una manifestazione decisa a sensibilizzare l’opinione pubblica sui delicatissimi fatti di Bibbiano. Piccolo particolare: la grafica dell’evento ha “preso in prestito” un’immagine dei nostri “Misteri”, proprio come Forza Nuova aveva fatto circa un mese fa. E la polemica è scattata puntuale: tanti i molisani delusi dallo scivolone dell’ex leader Idv. 

Lo scorso luglio scoppiò un polverone. Atti d’accusa, indignazione, ingredienti degni dello “scandalo”. Evidentemente non é bastato. E pensare che, allora, contro quel volantino ideato da Forza Nuova – e costruito su uno scatto del Corpus Domini di Campobasso – in risposta alla torva vicenda di Bibbiano intervennero proprio tutti: dal sindaco del capoluogo, Roberto Gravina, al Garante dei diritti Lanciano, in un dibattito che coinvolse diffusamente l’opinione pubblica quanto la stampa. 

Eppure, ci risiamo. A cadere nel pacchiano errore, però, è stato stavolta un insospettabile protagonista: Antonio Di Pietro. Uno scenario da “Tu quoque!”.

L’ex pm e padre di “Italia Dei Valori”, molisano doc, ha infatti pubblicato sulla propria pagina Facebook l’invito all’evento “Angeli e Demoni”; la manifestazione – in programma a Roma il prossimo 6 settembre – pensata per affrontare ripercussioni e dinamiche del delicatissimo caso di cronaca, con l’obiettivo di “scardinare il sistema delle sottrazioni di minore e di corruzione emerso dall’inchiesta”. 

E sin qui nulla di strano. Peccato che a troneggiare  nella locandina dell’appuntamento sia – manco a dirlo – proprio l’immagine della celebre festa campobassana inscindibilmente legata alla tradizione popolare della città e agli “ingegni” del Di Zinno. 

“I bambini ingiustamente sottratti hanno bisogno anche di te. Unisciti a noi!” – recita lo slogan dell’iniziativa, allegando come sfondo proprio uno scatto fotografico dei nostri “Misteri”. 

Uno scivolone piuttosto antipatico per Di Pietro, subito preso di mira dagli utenti della piattaforma social con commenti che variano dal deluso all’indignato: “Mi scusi ma si è reso conto che queste Associazioni usano senza autorizzazione e in modo improprio l’immagine dei nostri Misteri? – scrivono in un commento – Il merito è una cosa, ed è assolutamente condivisibile, ma il metodo altro. Usano una immagine che fa parte di una tradizione popolare in modo negativo per giunta senza oscurare il volto della bambina!”. 

E ancora: “Mi meraviglio che lei, da molisano, abbia messo un immagine dei misteri di Campobasso che sfilano durante la festa del corpus domini….ma forse non li conosce neppure. La rimuova piuttosto…”. 

Il dibattito, dunque, sembra divampare sulla piazza mediatica: in molti hanno infatti storto il naso dinanzi all’uscita “social” del nostro, condannandola. Non che Di Pietro abbia ideato in prima persona la grafica del contrastatissimo manifesto, certo, ma una certa accortezza – soprattutto dopo le arcinote polemiche delle scorse settimane – dall’ex magistrato di Montenero di Bisaccia era lecito aspettarsela. 

Ed era lecito aspettarsi anche un chiarimento capace di placare animi e incomprensioni,  di “restaurare” l’immagine del vivace leader politico agli occhi di tanti suoi conterranei e delle loro sensibilità. Un accorgimento prontamente arrivato a distanza di poche ore:  “Promuovere una iniziativa che dia attenzione ai fatti scoperti dalla magistratura a Bibbiano – ha replicato Antonio Di Pietro dal proprio account Facebook- non vuol dire accostare la vicenda alla tradizione locale di Campobasso. Le insinuazioni non mi interessano, preferisco guardare alle buone iniziative contro la corruzione e alla difesa dei minori. Aggiungo che chi ha utilizzato la foto dell’evento che ho promosso nel precedente post, non aveva alcuna intenzione di offendere gli amici di Campobasso e la sentita tradizione”. 

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