Agricoltura

Grazie alla sua Tintilia Toro diventerà la seconda Città del vino del Molise

L’amministrazione guidata da Roberto Quercio ha annunciato di essere in procinto di fare domanda per entrare nella prestigiosa associazione nazionale Città del Vino. Un riconoscimento importante per rilanciare la viticultura locale grazie alla Tintilia.

Dopo Campomarino Toro si appresta ad essere la seconda Città del Vino del Molise. L’ufficialità dopo l’annuncio del sindaco Roberto Quercio che ha dichiarato di essere al lavoro per entrare a far parte della prestigiosa associazione nazionale ‘Città del Vino’. Un’azione dettata dalla volontà di rilanciare la viticultura a Toro, un paese da sempre vocato alla coltivazione.

Una vocazione fatta propria da Concetta Fornaro e Michele Lauriola con l’impianto di un vigneto tutto a Tintilia e la costituzione, nel 2013 dell’azienda Herero, che già con le due prime vinificazione di questa deliziosa uva, un San Mercurio 2014 e un Herero 16 annata 2015 (entrambi “Tintilia del Molise” Doc), hanno iniziato a mietere successi con medaglie in concorsi importanti.

Ad accogliere positivamente l’annuncio del sindaco è Pasquale Di Lena, uno degli ambasciatori della prestigiosa Associazione delle Città del Vino.  “Ora si tratta di fare rete iniziando da quello che a Toro è già successo – un vero miracolo per il Molise – l’incontro e il dialogo tra l’istituzione, il Comune, e l’azienda che produce le Tintilie vincenti, la Herero. E’ l’ospitalità territoriale un’arma vincente per un turismo del vino e del cibo che,  con l’agricoltura legata alla tradizione, può rappresentare il valore aggiunto e la grande opportunità per un nuovo tipo di sviluppo di cui ha bisogno fortemente il Molise. Soprattutto per frenare l’emorragia di giovani e lo spopolamento di molti piccoli centri, che sono tanta parte dell’identità molisana”.

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