Termoli

Decoro urbano, guerra a degrado e vandalismo. Ordinanza del sindaco con sanzioni fino a 440 euro

Guerra all’inciviltà e al degrado in città. È di ieri (13 agosto) l’ordinanza del sindaco di Termoli Francesco Roberti che mira a dissuadere dal compiere atti che possano deturpare l’immagine della città e il decoro urbano.

La tutela e il miglioramento del decoro urbano (integrità e pulizia delle strade, delle piazze, dei marciapiedi, delle aiuole e/o aree verdi comunali, elementi di arredo urbano, edifici pubblici e privati, giardini, parchi e spazi destinati al verde, monumenti e fontane ed in generale ogni elemento del patrimonio monumentale comunale), rappresenta un obiettivo programmatico cui l’Amministrazione Comunale di Termoli intende dare una importanza prioritaria”, si legge nella premessa all’ordinanza.

Per far ciò si mette in campo “un’azione di forte contrasto” a tutti i fenomeni di degrado. Esempi? Episodi di teppismo e vandalismo, imbrattamento di strade, danneggiamento del patrimonio pubblico, disturbo della quiete e dell’ordine pubblici ma anche bivaccamento e, ancora, intralcio alla pubblica viabilità con auto o due ruote.

Nell’atto c’è anche un riferimento ai proprietari di animali d’affezione e alla diffusa abitudini di non pulire laddove questi sporchino. Non solo cani però perchè la sanzione toccherà anche a chi decidesse di espletare i propri bisogni fisiologici in aree pubbliche.

Ai proprietari/gestori di tutte le attività commerciali di Termoli, e in particolare a quelle destinate alla vendita di prodotti alimentari, si chiede poi di adoperarsi per la pulizia giornaliera (spazzamento e lavaggio con il solo utilizzo di acqua) a propria cura e spese, delle aree immediatamente prossime alla propria attività.

 

Sono tanti i comportamenti di questo tipo che si verificano in città. Fece molto clamore il danneggiamento delle statue, da poco installate su delle rispettive panchine in Corso Nazionale, di Benito Jacovitti, prima, e Gennaro Perrotta, poi. Ma sono solo due dei tanti esempi che si potrebbero fare.

L’ordinanza del primo cittadino intende porre un freno a questo malcostume, prevedendo sanzioni che vanno da 70 a 420 euro. I trasgressori sono avvisati.

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