Videointervista

Chiara Cavalieri e la vita dell’attrice a Roma. “Si lavora tanto, ma che soddisfazioni il teatro sociale”

Attrice campobassana trapiantata a Roma, vive una fase cruciale della carriera, immersa nel teatro sociale. Ci racconta delle sua vita nella Capitale, dell’amicizia grande con Leo Gullotta e del futuro nel quale c’è anche una nuova fiction.

Da attrice che viaggia e si aggiorna aveva vissuto MoliseCinema solo come spettatrice. Stavolta si è goduta il Festival in maniera totale, nel duplice ruolo di giurata dei corti italiani e di interprete di un corto fuori concorso che parla molisano (I futurieri).

Chiara Cavalieri è tornata in Molise, a Casacalenda, per ritrovare l’atmosfera di casa, compresi amici e colleghi di set e palcoscenici. Da quando ha lasciato Campobasso per inseguire il sogno di una tournée di successo sono passati quasi vent’anni. Ma l’entusiasmo è quello di allora: “Sono felice di essere qui, perché questo Festival riflette un po’ l’anima molisana. Non ci sono registi da una parte e attori dall’altra, a MoliseCinema si condivide tutto per il piacere di stare insieme”.

Vent’anni, dicevamo, nei quali Chiara si è plasmata come donna e come attrice. Si è diplomata presso l’Accademia “Silvio d’Amico”, poi ha lavorato in teatro in tournée nazionali con grandissimi attori, tra gli altri Leo Gullotta, Mario Missiroli, Mariano Rigillo, Paolo Bonacelli, Paola Pitagora. Ha recitato in tournée internazionali lavorando presso il Teatro Stabile “Ivan pl. Zajc” di Fiume per diversi anni. Ha lavorato al cinema e in tv prendendo parte a fiction e spot pubblicitari, con registi quali Gabriele Salvatores, Michael Haussman, Claudio Bonivento, Riccardo Donna e altri.

Tante cose da fare e da dire, per lei, con lei. L’abbiamo intervistata durante il Festival per capire come si vive da attori trapiantati in una realtà diversa da quella di origine, e per avere anticipazioni sul futuro. Con grande schiettezza ci ha detto subito che è un po’ come negli altri mestieri, un po’ come quasi tutti, oggi: “Si sopravvive… si lavora tanto e quando non si lavora, si fa recupero crediti” scherza, ma non troppo. Della lunga esperienza al fianco di Leo Gullotta dice: “Sono stati anni di lavoro importanti, siamo rimasti amici. Lui è un grande Maestro: mi ha insegnato tanto”.

Nel presente c’è invece una fase cruciale della carriera, quella impegnata del teatro sociale. Chiara è entrata nella Compagnia ‘Fort Apache Cinema Teatro’ nata dalla fusione tra attori professionisti, detenuti e non. Attualmente sta recitando nello spettacolo “Famiglia”, con Marcello Fonte (la rivelazione di Cannes 2018, premio come miglior attore), prodotto dalla stessa Compagnia. “E’ un’esperienza intensa perché sulla scena c’è anche del materiale umano che viene condiviso, qualcosa di più grande, che arricchisce parecchio pure sul piano umano”.

E poi ci parla dei Futurieri, il corto di Simone D’Angelo, altro molisano, nel quale Andrea Ortis indossa i panni di un Vincenzo Cuoco immerso nella sua epoca d’illuminato ma con un ingrediente in più: i social, retrodatati a fine 1700. Questo e altri corti la vedono impegnata in diversi Festival e all’orizzonte c’è anche una fiction, di cui lei per scaramanzia non svela altro. Chiara Cavalieri, indole molisana, professione attrice.

Eccola nella video intervista a MoliseCinema.

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