Il bando del mibac

Assunzioni per oltre 1000 vigilanti nei siti culturali d’Italia, occasione anche per il Molise

Il 9 agosto uscirà in Gazzetta Ufficiale il bando del Mibac per l'assunzione di 1.052 vigilanti nei siti culturali italiani. Un'opportunità preziosa anche per il Molise

Chi l’ha detto che con la cultura non si mangia? Una visione miope che si scontra con la realtà, come dimostrano le prossime assunzioni nel Mibac, il Ministero per i beni e le attività culturali.

Uscirà in Gazzetta Ufficiale il prossimo 9 agosto il bando per l’assunzione di ben 1.052 vigilanti nei siti culturali italiani. Una figura preziosa e strategica e che va a intervenire su una drammatica carenza di personale che riguarda i beni culturali italiani. E non servono parole per capire quanto questa situazione del nostro Paese sia inverosimile.

Il bando, atteso già da luglio per la verità ma ormai in dirittura d’arrivo, non sarà che il primo di una serie. Lo hanno annunciato il Ministro Alberto Bonisoli, alla guida del dicastero interessato, e il Movimento 5 Stelle tutto. I pentastellati rivendicano con orgoglio la paternità di questo provvedimento, come testimoniato anche dalle parole della onorevole molisana alla Camera RosaAlba Testamento.

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“É il più grande piano di assunzioni della storia del Mibac e di questo bisogna fortemente ringraziare il Ministro Alberto Bonisoli e il MoVimento Cinque Stelle – commenta con orgoglio la Testamento -. Il MoVimento Cinque Stelle aveva promesso di cambiare, garantendo una maggiore tutela e valorizzazione dei nostri beni culturali e per raggiungere tale obiettivo queste nuove assunzioni rappresentano una tappa fondamentale”.

Assunzioni che in totale dovrebbero arrivare a 5.400 perché a questo primo bando seguiranno – a scaglioni – uno per 250 funzionari amministrativi e, entro ottobre, un altro per altri professionisti del settore.

Nel caso dei vigilanti, saranno ammessi anche candidati non laureati, in possesso di diploma, e la mansione sarà quella di “custode”, per la sorveglianza dei molti siti statali, tra musei, parchi, palazzi storici, monumenti, e per il controllo dei sistemi multimediali e di protezione delle opere, dei servizi, delle strutture informative. Potrebbe essere richiesto, però, un profilo più complesso rispetto a quello tradizionale, che prevede l’accoglienza dei visitatori e dunque il requisito della conoscenza di base della lingua inglese, oltre alla capacità di offrire al pubblico le informazioni storiche e artistiche di base, relative ai luoghi e agli eventi espositivi. Ma consultando il bando prossimo alla pubblicazione gli interessati potranno fugare ogni dubbio.

Quel che è certo è che si tratta di una buona notizia per chi cerca lavoro, per chi è formato in questo specifico settore e per l’economia tutta. Il settore, con un’iniezione importante di risorse professionali (di cui si sentiva estrema necessità), potrebbe davvero divenire il volano per l’economia italiana e di tutte le regioni (Molise compreso) come molti sperano.

La portavoce M5S Testamento, componente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, così ha commentato: “Parliamo di risorse qualificate e selezionate per merito, che porteranno nuove energie e impegno al Mibac nella gestione di siti archeologici, musei, archivi, biblioteche e di tutte le meraviglie di cui il nostro Paese dispone. A beneficiarne saranno anche il Molise e i suoi tesori culturali e artistici, oltre a molti giovani che attendevano da tempo questa grande occasione. I beni culturali del nostro paese sono un volano straordinario per l’economia, ma senza personale non funzionano o funzionano male”.

Non resta che farsi avanti.

Nella foto l’Abbazia di San Vincenzo al Volturno, uno dei tanti tesori del Molise.

 

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