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Volti, voci, timori e speranze della manifestazione: “Adesso abbiamo paura” – VIDEOINTERVISTE

Spazio a chi ha partecipato mettendoci la faccia: dalle organizzatrici alle mamme, anche qualche papà, che ora non sanno come fare visto che i loro figli dovranno nascere altrove

Soprattutto mamme, qualche papà, tanti politici. Con la voglia di farsi sentire, di cambiare il corso delle cose, di modificare la scelta firmata dal commissario Angelo Giustini di chiudere il Punto Nascite di Termoli. Adesso infatti c’è paura per le conseguenze di quell’atto.

Tanti timori, uniti a uno spaesamento generale e alla voglia di combattere. Questi i sentimenti della piazza stamattina 1 luglio davanti all’ospedale di Termoli.

UNA NONNA: “UNITI CONTRO QUESTA SCELTA SCELLERATA”

Come detto c’erano tante mamme. Per molte di loro i problemi sono identici, le risposte ancora incerte, perchè è difficile doversi riorganizzare in tutta fretta per decidere dove far nascere il proprio figlio.

UNA DONNA INCINTA: “NON SO DOVE ANDRO'”

La preoccupazione è tanta, specie se il parto dovesse essere travagliato. Lo spiega un’altra donna incinta fra quelle che hanno preso parte all’evento.

UNA MAMMA IN ATTESA DEL SECONDO FIGLIO: “SIAMO PREOCCUPATI”

Ma giustamente non c’erano solo mamme, bensì anche qualche papà. Perchè questa è una battaglia di tutti e non solo delle donne,

UN PAPA’: “ABBIAMO PAURA, C’E’ BISOGNO DEL PUNTO NASCITE”

E poi c’è chi sta davvero per partorire e non ha alternative che mettere al mondo un figlio all’ospedale di Termoli. Potrebbe essere anche l’ultimo, perché resta una settimana e poi chissà.

UNA DONNA CHE PARTORIRA’ A GIORNI: “NON HO LA MACCHINA, MIO FIGLIO DEVE NASCERE QUI”

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