Termoli

Va in pensione Walter, storico usciere del Comune: “Ora vado a farmi un bagno, poi si vedrà”

Walter Trivelli, 63 anni, di cui 35 da dipendente del Comune di Termoli, da domani 1 agosto è in ferie, mentre fra un mese sarà in pensione grazie alla finestra di ‘Quota 100’. “Ho iniziato con Di Giandomenico sindaco, ma quanti ne ho visti dopo di lui” confessa nell’ultimo giorno di lavoro

Chi non si è imbattuto almeno una volta nel suo faccione all’ingresso o fra i corridoi del Comune di Termoli? Modi gentili, semplicità e disponibilità, un viso che diventa subito familiare. Lui è Walter Trivelli, 63 anni, quasi 35 anni trascorsi come usciere nel municipio di via Sannitica. Fino a oggi, 31 luglio 2019, suo ultimo giorno di lavoro. Perché da domani 1 agosto lo storico usciere del Comune è in ferie, e da settembre sarà in pensione.

Non ci sarà più lui ad accogliere cittadini e amministratori nel gabbiotto al piano terra, né a lui potranno rivolgersi sindaco e assessori, o altri dipendenti, per questa o quella mansione. Così come altri dipendenti del Comune infatti, Walter ha scelto di andare in pensione con la finestra aperta dall’attuale governo e denominata ‘Quota 100’ che permette di andare in pensione anticipata a chi ha almeno 40 anni di servizio e 62 d’età.

Walter quei 40 anni di contributi li ha maturati, qualcuno in meno come usciere del Comune. “Sono entrato qui nel novembre del 1984, con la mansione di centralinista-usciere e da allora ho avuto sempre quella”.

Walter Trivelli

Mentre rassetta la sala consiliare al termine del Consiglio comunale sulla sanità, fra un vessillo ripiegato e un tavolo ripulito da bottiglie e bicchieri, Walter ricorda che “c’era Di Giandomenico come sindaco quando sono stato assunto”. Inevitabile la domanda su quale sia il primo cittadino a cui si sente umanamente più legato. “Forse proprio Di Giandomenico, visto che lo conoscevo da prima, dato che sua madre era stata la mia maestra”.

Occhiali scuri a causa di un piccolo intervento agli occhi, Walter appare felice di lasciare il lavoro. “Una festa? No, non credo. Adesso faccio prima un mese di ferie”.

Ma ora cosa farà lo storico usciere del Comune? “Ora vado a fare il bagno, poi si vedrà” sorride pensando al gran caldo di questi giorni. Il sorriso con cui saluta chi l’ha conosciuto è quello di sempre. Senza commozione né retorica, ma è probabile che mancherà a molti.

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