Sesta edizione

Un’anteprima coi fiocchi e due sorprendenti serate ad agosto: il Termoli Jazz Festival c’è fotogallery

Presentata in conferenza stampa la sesta edizione del Termoli jazz festival, a buon diritto uno degli eventi dell'estate termolese di maggior pregio. Dopo la preview di domani al Macte con John Patitucci, due saranno le date a fine agosto. Eccellenti artisti per una kermesse che è ormai una tradizione

Un’edizione di primo acchitto stringata, con tre sole date, ma che a ben guardare contiene uno spessore artistico notevole. É stata presentata ufficialmente stamane, 22 luglio, in Comune la nuova edizione del Termoli Jazz Festival, alla presenza dell’Assessore al Turismo e alla Cultura, Michele Barile, e del direttore artistico Michele Macchiagodena.

Entrambi hanno sottolineato l’importanza della manifestazione, giunta alla sua sesta edizione, che ha avuto un percorso di crescita anno dopo anno confermandosi sempre più come evento di grande richiamo e qualità. Un percorso che si è scelto di non abbandonare ma di portare avanti con determinazione e anche un po’ di ostinazione. «Nonostante le difficoltà che abbiamo incontrato quest’anno abbiamo voluto proseguire con questo progetto e lo faremo anche negli anni a seguire» ha spiegato l’Assessore Barile che, a pochi mesi dall’insediamento, ha preso a cuore la causa del festival jazz che sta facendo di Termoli un punto di riferimento a livello nazionale.

Macchiagodena e Barile

«É un progetto che intende affermare la cultura attraverso la musica», ha affermato il direttore Macchiagodena ricordando come il Termoli Jazz Festival sia il frutto di una lunga tradizione di iniziative artistiche che hanno fatto di Termoli una città del jazz. Il TJF si inserisce infatti lungo un continuum nato tanti anni fa con l’impegno di Lino La Penna e il suo Termoli Jazz Podium e proseguito poi con il Festival Adriatico delle Musiche ideato da Antonio Artese, che sarà ospite nella serata del 30 agosto e che era presente, stamane, in conferenza.

locandina Termoli jazz festival

Una manifestazione che si compone di tre date, un cartellone dunque ridotto rispetto alle edizioni passate ma non per questo di minore qualità. Lo dimostra il parterre di artisti che si esibirà.

A cominciare dall’anteprima che si terrà domani, 23 luglio, e che anticipa le due serate che si svolgeranno, come da tradizione, a fine agosto. Sarà John Patitucci, considerato uno dei migliori bassisti jazz al mondo, ad aprire la manifestazione con un concerto esclusivo. Esclusivo e inedito perchè l’appuntamento sarà al Macte e inaugurerà quello che diverrà un vero e proprio cartellone musicale del Museo di arte contemporanea, il ‘Macte Musica’. John Patitucci si esibirà dapprima in solo per poi essere accompagnato dal duo formato dagli straordinari Elio Coppola alla batteria e Andrea Rea al piano, due habitué del festival.

Un concerto che, per via della capienza del Museo, è a numero chiuso e che sarà apprezzato dai 200 ‘fortunati’ che si sono prenotati per tempo. In poco tempo infatti i biglietti sono andati a ruba e non poteva essere altrimenti con un artista reduce, proprio in questi giorni, dell’Umbria jazz – dove si ritrova ogni anno il gotha del genere musicale – dove sì è esibito in due set facendo registrare, neanche a dirlo, il tutto esaurito.

 

Dopo quest’eccezionale anteprima, il festival tornerà nella sua ‘storica’ collocazione, a fine agosto nella splendida piazza Duomo. Il 30 agosto ci sarà Antonio Artese che con il suo quartetto presenterà il suo quarto lavoro discografico, “Voyage”: un disco che mescola musica classica e jazz e che affronta il tema del viaggio sotto diverse declinazioni. «Sarà un concerto elegante e raffinato», ha preannunciato Michele Macchiagodena che ha speso parole di encomio per l’artista di origine termolese e per il suo impegno per alimentare la cultura musicale nella nostra città.

La serata conclusiva del 31 agosto è quella che maggiormente segna l’apertura del jazz – e del festival termolese – a nuove interessanti contaminazioni. Si esibiranno i Technoir prima e Nikitch e Kuna Maze con Ralph Stark poi, giovani artisti che stanno innovando il panorama jazzistico e che daranno vita ad un’alchimia coinvolgente di suoni e strumenti acustici ed elettronici. Un doppio concerto che strizza l’occhio ad un pubblico più giovane ma che promette di far ballare tutti.

Confermati anche per quest’anno i dj set in apertura e chiusura del concerto, con dj Bubu il 30 agosto e dj Sebastian il 31.

Sponsor privato di quest’anno del festival sarà lo stabilimento vinicolo trevigiano Carpenè Malvolti, un marchio di qualità riconosciuta anche fuori dai confini nazionali e che riempie di orgoglio gli organizzatori del festival. Per il direttore artistico, ciò non fa che riconoscere ed attestare la qualità del festival stesso. Altri ringraziamenti sono andati a tutte le attività del Borgo Antico che anche stavolta non hanno fatto mancare il loro prezioso sostegno.

«Il festival è frutto di una tradizione jazzistica di cui Termoli può essere orgogliosa» le parole del Maestro Artese. E parafrasando la massima della fisica ‘Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma’ ha puntualizzato come sia stato un bene che le varie kermesse di questi anni si siano modificate aprendosi a nuove vie e ribadendo come l’importante sia ‘guardare lontano’, proprio quello che si è fatto dando continuità al lavoro intrapreso tanti anni orsono, al di là delle Amministrazioni che cambiano. Non di secondaria importanza la scelta, consolidata, del luogo, quella piazza Duomo che è il cuore pulsante e culturale della città e che dà maggior rilievo al tutto.

Il Termoli jazz festival 2019 può partire.

leggi anche
Antonio Artese
Termoli jazz
I tanti ‘viaggi’ di Antonio Artese, il musicista termolese torna ad esibirsi nella sua città
commenta