Crisi perpetua

Se l’emergenza diventa prassi: l’acqua scarseggia, Comuni costretti a lasciare cittadini a secco il sabato sera

Paesi senz'acqua per tutta la notte fra il 6 e il 7 luglio, come fosse la normalità. La sospensione dell'erogazione di flusso idrico dei giorni scorsi ha esaurito le scorte, fioccano le chiusure dei rubinetti proprio nei giorni più caldi e carichi di eventi estivi

Il vero dramma è che si sta rischiando di far passare una emergenza per prassi consolidata. Perché ormai sta diventando normale che i comuni del basso Molise chiudano l’erogazione d’acqua ai propri cittadini nelle ore notturne. Succederà fra poche ore in diversi centri a valle della diga del Liscione rimasti a corto di scorte di flusso idrico dopo la sospensione dell’erogazione da parte di Molise acque durante l’ennesima settimana di crisi idrica.

L’annunciata sospensione dello scorso 3 luglio, che in alcuni casi sarebbe dovuta essere una semplice riduzione del 50% del normale flusso, si è prorogata inopinatamente anche nella giornata del 4 luglio. Questo ha comportato gravi disagi alla popolazione di numerosi centri, da Larino a Ururi, da San Martino a Montenero di Bisaccia passando per Petacciato e Guglionesi.

E adesso che arriva il fine settimana e la richiesta di acqua aumenta per la presenza di bagnanti, turisti e persone che rientrano in Molise per passare due giorni in relax al mare, ecco che i Comuni sono costretti a lasciare i residenti e i pochi turisti presenti senza un bene primario come l’acqua per tutta la notte.

Vanno a farsi benedire quindi eventi e iniziative che hanno bisogno di acqua e devono arrangiarsi in qualche modo i locali aperti al pubblico. Succede quindi che il Comune di Larino questo pomeriggio abbia avvisato tramite Facebook che ancora una volta Molise Acque aveva ridotto il flusso idrico ai centri basso molisani e per problemi tecnici all’impianto del potabilizzatore del Liscione il comune frentano ha deciso di interrompere il flusso idrico dalle 13 alle 18 di oggi, sabato 6 luglio e ancora dalle 23 di questa sera alle 6 di domani mattina e incredibilmente anche dalle 11 alle 18 di domenica 7 luglio, prima domenica del mese che presumibilmente farà a registrare alte temperature e quindi grande richiesta di acqua.

Ma non è un caso isolato perché a San Martino in Pensilis, che è uno dei paesi che più soffre la dispersione nella rete comunale, “il flusso in entrata è in queste ore il 20% in meno rispetto al fabbisogno” secondo quanto comunicato dal primo cittadino Gianni Di Matteo. Anche qui necessarie chiusure dei rubinetti sia oggi pomeriggio dalle 14 alle 18 e ancora stanotte.

Va un po’ meglio a Portocannone dove il sindaco Giuseppe Caporicci riferisce che “con un continuo monitoraggio del serbatoio, riusciamo ancora a gestire l’erogazione, ma siamo al limite. Un picco di consumi o una minima riduzione di flusso potrebbe metterci in difficoltà ma non chiuderemo i rubinetti, non ne vedo la necessità. Mi sono appena confrontato con l’idraulico fontaniere del Comune”.

A Petacciato il sindaco Roberto Di Pardo ha voluto spiegare nel dettaglio qual è la situazione e quali sono i provvedimenti presi. “Nell’arco delle ultime 24 ore il flusso in entrata non ha mai superato i 15 litri al secondo. Il flusso in uscita non è mai stato inferiore a 17 litri al secondo. La scelta di chiudere la notte scorsa si è rivelata azzeccata in quanto solo un livello di partenza del serbatoio di 2,5 metri ci ha permesso di avere nell’arco di tutta la giornata un flusso idrico regolare nelle nostre abitazioni.

Considerato che il flusso in entrata resterà costante; considerato che il flusso in uscita resterà costante; considerato che il livello del serbatoio scenderà ulteriormente; considerato che domani è domenica e la richiesta idrica sarà in netto aumento si è deciso di chiudere il flusso idrico dalle ore 23 alle ore 7 di domenica mattina”.

Ma sono molti a chiedere spiegazioni a Molise Acque. L’azienda speciale infatti questa volta non ha dato alcun avviso di riduzione e in questo modo i disagi aumentano. Auguri il sindaco di Ururi Raffaele Primiani fa sapere che il comune arbereshe viaggia sempre al limite del proprio fabbisogno e in serata ancora una volta verranno chiusi i rubinetti a partire dalle 22 e fino alle 7.

Una situazione che sembra normale perché ormai diventata abitudine ma che invece non dovrebbe ripetersi con questa costanza e l’attivazione a singhiozzo dell’acquedotto Molisano centrale per ora non ha risolto un bel nulla. Per questo motivo i sindaci sono sul piede di guerra e hanno chiesto una riunione urgente che potrebbe tenersi all’inizio della prossima settimana con i vertici di Molise Acque e con l’assessore alle infrastrutture della Regione Molise, Vincenzo Niro.

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