Il riconoscimento

Premio Douja d’Or 2019, il trionfo della Cantina Herero porta in alto Toro e il Molise

L’azienda, che poco più di una settimana fa aveva già conseguito la “gran medaglia d’oro” al Concorso “International Wine City Challenge”, si è imposta ancora una volta grazie alle “tintilie” del Molise doc“San Mercurio” ed “Herero.16”, rispettivamente annata 2014 e 2015. Grande soddisfazione per i titolari, Michele e Concetta: “Non avevamo neanche i vigneti, poi abbiamo preso dei terreni in agro di Toro. Oggi questi riconoscimenti ci riempiono di orgoglio e ci commuovono, sapendo di aver realizzato in Campobasso la prima cantina urbana in Italia”

Un riconoscimento importante per il comparto produttivo ed enologico locale, ma soprattutto un attestato di qualità che rende lustro a tutto il territorio regionale.

E a Toro, in particolare. Perché la tintilia del piccolo comune in provincia di Campobasso è stata insignita del “Premio Douja d’Or 2019” del 47° Concorso Nazionale Vini doc, docg e igp di Asti.

A portare a casa l’ambito “bollino” – distinzione autorizzata dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – la Cantina Herero, che grazie alla sapiente conduzione dei propri vigneti è riuscita a produrre le premiate “tintilie” del Molise Doc “San Mercurio” ed “Herero.16”, rispettivamente annata 2014 e 2015. 

Si tratta di un risultato straordinario, considerando il fatto che la cantina ha iniziato a vinificare nel 2014 e che entrambi i prodotti provengono da terreni in agro del Comune di Toro.

E non è tutto. Poco più di una settimana fa, infatti, La Cantina Herero ha ottenuto anche la“Gran Medaglia d’Oro” come miglior vino rosso – e un secondo posto generale in graduatoria – al Concorso Enologico Internazionale Città del Vino “International Wine City Challenge”, sempre con la Tintilia “Herero.16”. Il concorso in questione, per altro, è l’unico del genere che si organizza in Italia e prevede la premiazione sia delle cantine che dei Comuni in cui sono localizzati i vigneti. Una manifestazione, riservata ai vini docg, doc e igt, che intende promuovere la qualità valorizzando la collaborazione fra Ente Pubblico e Azienda. 

“Un grande risultato, inaspettato per la caratura del concorso, ma atteso per l’eccelsa qualità del vino che producono Michele e Concetta, a cui vanno le mie più sentite congratulazioni. Voglio ringraziarli anche per aver portato in alto il nome del Molise, di Toro e di Campobasso nel Mondo. L’orgoglio di poter dire che dalle campagne di Toro (CB) nasce l’uva da cui deriva il rosso pregiato, il migliore del concorso internazionale, vincitore della Gran Medaglia D’oro, non ha eguali! Aver appreso che, oltre all’Herero.16, anche la tintilia “San Mercurio”, che porta il nome del nostro Santo patrono, è stata premiata nel prestigioso “Premio Douja d’Or 2019” – 47° Concorso Nazionale Vini DOC, DOCG e IGP di Asti, è un grande orgoglio personale e sicuramente per Toro e per tutto il Molise. È il caso di dirlo, quando competenza, capacità di sperimentare, voglia di innovarsi, di promuovere il territorio e valorizzarlo si fondono, i risultati sono le tintilie “Herero.16” e “San Mercurio”.

Ora è il caso che il territorio inizi a conoscere e studiare questa bella realtà e che Cantina Herero e i Comuni di Toro e di Campobasso sappiano trovare sinergie per promuoversi a vicenda, per esportare nel mondo le proprie eccellenze, eno-gastronomiche e del proprio ambiente pressoché incontaminato. Ad majora!” – commentano Paola Felice Vice-Sindaco del Comune di Campobasso e Roberto Quercio Sindaco del Comune di Toro, presenti il 24 giugno 2019 nella Sala Consiliare della Provincia di Benevento, a ricevere il premio dell’ ”International Wine City Challenge”, insieme all’azienda Herero.

Per Michele e Concetta, che hanno avviato un’attività imprenditoriale da zero solo pochi anni fa e che non svolgono come attività principale quella vitivinicola,  si tratta di un risultato straordinario: il riconoscimento di un lavoro incessante e meticoloso, condotto insieme all’enologo Arturo Erbaggio, che punta alla produzione di vini di qualità nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale. 

Non avevamo neanche i vigneti – ci spiegano – poi abbiamo preso dei terreni in agro di Toro dove abbiamo impiantato un vigneto di tintilia. Oggi questi riconoscimenti nazionali ed internazionali ci riempiono di orgoglio e ci commuovono, sapendo di aver realizzato in Campobasso la prima cantina urbana in Italia. Inoltre, i premi sono una conferma della peculiarità del territorio che da sempre ha avuto una vocazione per la tintilia. Per noi – concludono i titolari dell’azienda – questi premi sono un ulteriore input a continuare a produrre vini tendendo sempre al miglioramento e ancor più ci motiva a vedere il vino quale elemento identitario che favorisce la valorizzazione del territorio in rete con le Amministrazioni”.

Per la Cantina Herero ed i suoi titolari. che hanno impiantato i propri vigneti nel Comune di Toro e la propria cantina nel Comune di Campobasso – quella del prossimo 7 settembre sarà un’altra giornata di festa, di orgoglio personale e di stimolo a fare sempre meglio, con il ritiro del premio “Douja d’Or 2019”. 

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