San martino in pensilis

Percorrono la Carrese in motorino coi passamontagna e targa oscurata: identificati e denunciati

Due giovani del paese nei guai per aver invaso il percorso in sella a uno scooter e tentando di non farsi identificare. Ma la Digos li ha scoperti, ora rischiano il processo

Hanno percorso il tracciato della Carrese in motorino, nonostante tutti i divieti per questione di sicurezza. L’hanno fatto in sella a uno scooter, indossando dei passamontagna e nascondendo la targa. Ma i due furbetti che lo scorso 30 aprile hanno messo a repentaglio lo svolgimento stesso della Corsa dei Carri di San Martino in Pensilis sono stati identificati e ora sono sotto indagine.

Si tratta di due giovani del posto, dei quali la Questura di Campobasso ha preferito non diffondere le generalità. A quasi tre mesi dal fatto, la Polizia è finalmente riuscita ad avere elementi decisivi per l’identificazione.

Nell’ambito dei servizi di ordine pubblico e sicurezza disposti dal Questore, lo scorso 30 aprile la Polizia era deputata al controllo del rispetto delle regole di safety imposte dalle autorità per eventi che richiamano grande pubblico, come appunto la Carrese.

In quella occasione tuttavia, i due ragazzi erano riusciti a introdursi nel tracciato superando le recinzioni e percorrendo interi chilometri in sella a uno scooter.

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I due non hanno rispettato il divieto assoluto di transitare sull’intero percorso della gara, imposto da specifiche ordinanze sindacali del Comune di San Martino. Ma per rendersi irriconoscibili avevano fatto di più, arrivando a indossare dei passamontagna e oscurando la targa del motorino con del nastro adesivo.

È stato un comportamento pericoloso sia per i partecipanti alla gara che per gli spettatori, tale da far scattare delle indagini seguite dalla Digos.

I due presunti responsabili sono stati denunciati per i reati – in concorso di occultamento di atti veri, inosservanza dei provvedimenti dell’autorità e norma a tutela dell’ordine pubblico che vieta l’uso di mezzi atti a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona in luogo pubblico e/o nel corso di manifestazioni.

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