Campobasso

Operazione decoro: tornano a splendere le fontane della città, non i marciapiedi

In villa De Capoa come in piazza Municipio acqua e zampilli nuovamente limpidi nelle vasche, il sindaco Gravina: “Piccoli passi ma concreti e non estemporanei”. Resta deficitaria, però, non solo la condizione di molte strade cittadine, ma anche quella di numerosi marciapiedi del capoluogo. Oltre al tristemente noto “disastro” di via Gorizia, anche il passaggio che collega via Manzoni con la zona dei licei e via Scardocchia versa in uno stato imbarazzante.

La prima piacevolissima sorpresa aveva visto la luce proprio nei giorni dell’ultimo Corpus Domini quando, con la città intera stretta nella febbricitante attesa della processione dei “Misteri”, i campobassani avevano finalmente potuto riabbracciare un limpidissimo “fontanone” di piazza Municipio, tirato a lucido dagli operai Sea su indicazione del sindaco Gravina.

Operazioni di pulizia estese di recente anche ad altri due luoghi storici del capoluogo, quali Villa De Capoa e Villa Flora: un prezioso e apprezzatissimo restyling che l’amministrazione comunale ha tutta l’intenzione di esperire in maniera continuativa.

A sottolinearlo è stato proprio il primo cittadino: “Il decoro urbano è un tema che stiamo portando avanti dal primo giorno del nostro mandato – ha commentato Roberto Gravina sulla propria pagina Facebook -. La pulizia e la manutenzione delle fontane della nostra città è continua nel tempo, grazie all’attività degli operai della Sea. Si tratta di piccoli passi ma concreti e non estemporanei. Piccoli passi che stiamo compiendo insieme a voi cittadini”.

Ma la “bonifica” purtroppo non è ancora su vasta scala. A gridare giustizia, oltre a tantissime strade cittadine – vero e proprio incubo per gli automobilisti che quotidianamente ne fruiscono – sono soprattutto numerosi marciapiedi del capoluogo.

marciapiedi campobasso

Pavimentazione saltata, dislivelli e uno stato di preoccupante decadimento sono i danni più “gettonati”. Una condizione problematica per i percorsi dei pedoni, ma spiacevole anche per l’immagine stessa della città.

Accanto all’arcinoto “disastro” di via Gorizia, un passaggio esistente ormai solo in un ipotetico iperuranio (o tutt’al più individuabile esclusivamente con un eroico esercizio di immaginazione), ci sono anche altri punti in preda al degrado. È il caso, ad esempio, del lungo marciapiede che da via Manzoni conduce a via Scardocchia percorrendo tutta l’area dei licei: avvallamenti, mattonelle saltate, e vegetazione spontanea “invasiva” rappresentano da tempo una scomoda costante per quanti ogni giorno passano da quelle parti.

Un vero peccato, anche perché il tratto in questione – “bretella” di collegamento con il centro – accoglie una fascia d’utenza estremamente vasta, costituita non soltanto dai residenti della zona ma anche e soprattutto da centinaia di studenti. Un motivo in più per “correre ai ripari” e riconsegnare ai cittadini un percorso più decoroso.

 

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