Sviluppo italia? no, grazie

Sviluppo Italia, De Matteis rinuncia all’incarico-contentino di Toma. Fanelli: “Il compenso sarebbe stato illegittimo, è pensionato”

Dopo le polemiche e le accuse di "poltrone sprecate" dell'opposizione, l'ex presidente della Provincia premiato nella Governance di Sviluppo Italia rifiuta la nomina politica e replica con quella che definisce "lezioni di stile" alle accuse di Micaela fanelli del Pd.

Colpo a sorpresa: ha deciso di rinunciare all’incarico di componente del consiglio di amministrazione di Sviluppo Italia Molise. Rosario De Matteis, qualche giorno dopo la nomina che lo ha visto al centro di una bagarre politica incentrata sulle scelte della Giunta Toma, fa sapere di non aver accettato l’incarico, precisando che lo avrebbe comunque ricoperto gratuitamente. “cosa che in ogni caso avrebbe dovuto fare – spiega la consigliera Fanelli (Pd) visto che esiste una legge che vieta ai pensionati di percepire compensi per gli incarichi e che De Matteis è pensionato”.

Lui non ne fa menzione. “Ringrazio il capogruppo di Fratelli d’Italia e Sottosegretario Quintino Pallante – la sintesi della sua dichiarazione – ma rinuncio e vado avanti”. Questo il tenore della nota con la quale formalizza la sua uscita di scena dall’organismo regionale, per il quale l’esecutivo del presidente Toma ha deciso di allargare il Consiglio di Amministrazione e di triplicare la spesa sostenuta con fondi pubblici, portando la governance da 1 a 3 componenti.

L’ex consigliere regionale ed ex presidente della provincia di Campobasso era stato scelto come componente del nuovo organismo collegiale: la sua nomina è stata inquadrata dalla opposizione politica come “aumento degli sprechi e delle poltrone assegnate non per competenza ma per opportunismo politico”.

Un contentino a spese dei molisani, insomma, arrivato dopo la decisione del governatore di affidare al commercialista Giuseppe Tondi il vertice di Molise Dati, incarico questo per il quale c’erano state delle pressioni politiche che indirizzavano proprio su De Matteis. Alla fine invece l’ex presidente provinciale è stato premiato con una nomina a semplice componente del Cda di Sviluppo Italia. Che ora rimanda al mittente, pur precisando: “Metto comunque a disposizione la mia esperienza politica per i cittadini molisani, laddove la mia competenza abbia il meritato spessore e sia compatibile con le mie aspirazioni”.

Una frecciatina al Partito Democratico e in particolare a Micaela Fanelli, la quale aveva denunciato una scelta “che sta affossando il Molise” come quella di allargare la Governance di Sviluppo Italia e scegliere De Matteis “a fronte di tanti giovani competenti e motivati nell’attuale struttura che si potrebbero valorizzare senza alcun costo aggiuntivo”.

 

Proprio De Matteis ora lascia intendere di voler mettere a tacere polemiche e valutazioni “di chi è stato sconfitto da me alle Provinciali e farebbe bene a guardare in casa sua dove regna un elenco interminabile di sconfitte in Regione, Comuni e province”.

“Nella mia lunga carriera politica – conclude – ho dato dimostrazione di non essere mai stato arrivista, populista, voltabandiera e arrampicatore quindi rispondo con una lezione di stile che mi contraddistingue”.

Cosa ne penserà tuttavia Donato Toma? Il problema ora si pone su due fronti: trovare un ruolo che De Matteis non rifiuti e sostituire il componente del consiglio di amministrazione di Sviluppo italia. A maggior ragione perché la collegialità dell’organismo, con conseguente aumento di spese, è stata giustificata da una “più rilevante funzione strategica”. perciò urge un sostituto, e subito.

 

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