Area frentana

Molisano Centrale: lavori ultimati a Larino, il nuovo serbatoio sta per partire. “Entro metà luglio l’attivazione”

Buone notizie per il nuovo impianto di Montearone, che poterà acqua di sorgente ai residenti di Larino: intervento concluso, resta da risolvere una piccola perdita ma i lavori non si fermano. Per i prossimi tre mesi l'impianto funzionerà in esercizio provvisorio, poi andrà a regime. Il sindaco Pino Puchetti chiarisce che l'obiettivo è portare acqua sorgiva a tutti i cittadini. Intanto domani 3 luglio nuovo intervento di manutenzione al potabilizzatore del Liscione: possibili disagi per 10 Comuni.

Dopo tanti annunci da parte della Regione e di Molise Acque, sembra finalmente arrivato il tempo della concretezza per quanto riguarda il Molisano centrale, acquedotto che trasporta in BassoMolise acqua di sorgente dal Matese, opera strategica iniziata 11 anni fa e conclusa nei mesi scorsi, attualmente in fase di collaudo.

Entro la prima decade di luglio, probabilmente intorno al 10, ci sarà l’apertura del serbatoio di Montearone. Si tratta del secondo serbatoio di Larino, quello che “sale” dalla vallata al centro abitato, e che serve di fatto l’80 per cento della popolazione residente nella cittadina frentana.

“Il Molisano centrale – chiarisce a Primonumero.it il sindaco di Larino Pino Puchetti – sta funzionando in esercizio provvisorio e da quanto ci hanno garantito nei prossimi tre mesi, se tutto fila liscio, avverrà il collaudo finale e la ditta sarà esonerata da altri interventi”. Significa che per la fine di ottobre l’acquedotto andrà a regime e sarà realtà, dopo tanti anni, l’approvvigionamento idrico dalle sorgenti matesine per la popolazione del BassoMolise che usa l’acqua della diga del Liscione depurata dal potabilizzatore.

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L’impianto è stato collaudato in via provvisoria fino a Gardialfiera, mentre il collaudo sulle condotte di Larino e del bacino di utenza formato dai Comuni di Portocannone, Ururi e San Martino in Pensilis dovrebbe partire questa settimana.

Ieri il sindaco Puchetti ha avuto garanzie dirette nell’incontro che si è svolto a Campobasso, presso l’assessorato ai Lavori Pubblici, alla presenza dell’assessore Vincenzo Niro, dei dirigenti di Molise Acque e del commissario Giuseppe Santone per una verifica dell’apertura del Molisano Centrale. Incontro nel quale si è parlato anche del serbatoio di Montearone, il secondo allacciato all’impianto dopo quello a valle di Monte Arcano, che sta già funzionando in esercizio provvisorio.

“I lavori spettanti al Comune – chiarisce il primo cittadino –si sono conclusi il 26 giugno scorso e si sono concentrati sulla connessione tra il Molisano centrale e il nostro serbatoio. L’unico problema – dice Puchetti – riguarda una piccola perdita a Montearone che crea un po’ di deposito di acqua nell’area antistante il serbatoio di Molise Acque, dove in ogni caso si lavorerà nei prossimi giorni alle opere idrauliche al servizio della connessione, per velocizzare l’attivazione e la sanificazione del serbatoio, che essendo nuovo e mai usato richiede un processo di decontaminazione”.

La consegna definitiva avverrà solo quando la perdita sarà individuata, ma intanto i lavori non si fermano e “per la metà di luglio – dice ancora il sindaco – il Molisano Centrale entrerà in funzione per quanto riguarda il nostro Comune”.

A Larino sono due i serbatoi collegati col Molisano centrale: uno per la parte alta (Montearone) alimentato esclusivamente da acqua sorgiva, l’altro a Monte Arcano per le aree rurali a valle e i centri di Portocannone, San Martino in Pensilis e Ururi, con alimentazione mista. In pratica una parte, circa il 60 per cento, con acqua di sorgente, la restante tramite diga del Liscione.

“La condotta può trasportare al massimo 100 litri al secondo a fronte dei 160 litri al secondo che costituiscono la richiesta idrica di questo periodo – aggiunge Puchetti – ma se il mio e gli altri Comuni limiteranno al massimo le perdite, riducendo la dispersione, facendo interventi di miglioramento delle reti, siamo convinti che con 100 litri al secondo si potrà soddisfare la richiesta anche in estate”.

L’obiettivo finale è eliminare del tutto l’uso dell’acqua potabilizzata dell’invaso di Guardialfiera, dove tra l’altro gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sono all’ordine del giorno, con tutti i disagi che ne conseguono. Anche domani, 3 luglio, si dovrà lavorare al potabilizzatore e dieci Comuni del BassoMolise si vedranno sospendere o ridurre il flusso per l’intera giornata. Si tratta di Termoli, Guglionesi, Petacciato, Montenero di Bisaccia, Larino, Portocannone, San Martino, Ururi, San Giacomo degli Schiavoni e Campomarino.

Il disagio dovrebbe essere contenuto, in quanto i serbatoi comunali dovrebbero poter consentire di erogare acqua fino al ripristino del potabilizzatore, anche perchè Molise Acque attiverà l’impianto mobile di potabilizzazione per non bloccare del tutto il flusso. Ma i cittadini devono mettere in conto che, al netto delle precauzioni usate, qualche disservizio con l’acqua potrà esserci. Anche per questo è fondamentale non sprecare la risorsa e stare attenti agli usi impropri.

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