Pescara

Laura Pausini-Biagio Antonacci: l’entusiasmo dei molisani fra i 20mila al concerto

Anche tanti molisani, arrivati in auto o con i bus organizzati, al concerto di Laura Pausini e Biagio Antonacci allo stadio Adriatico di Pescara. Davanti a più di 20mila persone, musica per oltre tre ore di spettacolo puro

Alle 17 tutt’intorno allo stadio Adriatico di Pescara c’è grande fermento, un quartiere in fibrillazione dove arrivano a gruppi: famiglie, amici, giovani, donne, bimbi con mamma e papà e c’è pure chi ancora non è nato e sta dentro la pancia già per il suo terzo concerto. C’è chi viene per Laura Pausini, chi per Biagio Antonacci, chi per tutti e due.

E i loro accenti rivelano immediatamente la loro origine: gli abruzzesi e i pescaresi non possono lasciarsi sfuggire l’occasione che gioca in casa, i marchigiani hanno fatto chilometri per esserci come anche i molisani che a poco meno di cento chilometri di distanza e a un’ora di viaggio non si lasciano sfuggire l’evento unico.

Per la prima volta i due cantanti italiani, amici da 25 anni e grandi collaboratori tra loro con la musica, salgono sul palco per un tour di dieci tappe in altrettanti stadi italiani per celebrare la loro amicizia, interpretare in nuova veste i brani e far divertire il pubblico. Dopo Bari, Milano, Roma, Bologna e Padova e prima di chiudere a Messina e poi a Cagliari, Laura-Biagio Stadi 2019 tocca Pescara.

Dal camper del merchandising le loro voci risuonano in tutta l’area, mentre i fan iniziano la “vestizione”: maglietta, cappellino e fascia. Piano piano lo stadio inizia a riempirsi, il sole cala e a meno di dieci minuti dalle 21 sui mega schermi di un palco costruito ad arte come un gioiello di tecnologia e potenza e voluto dal direttore artistico Luca Tommassini appare il film della preparazione: prove generali, costruzione del palco, lavoro grafico, scaletta, abiti firmati dai più grandi e non solo della moda italiana per entrambi gli artisti. Nulla è lasciato al caso, tutto è studiato nei minimi dettagli da un grande gruppo di lavoro che abbraccia musicisti, tecnici, grafici, aiutanti, assistenti.

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Sul palco sollevato, mentre gli schermi come blocchi si muovono in alto e in basso, spuntano elegantissimi in tailleur bianco e nero lei, in completo scuro lui, imbracciando la chitarra. Con “Emergenza d’amore” e  “Liberatemi”  si comincia a cantare, i più di 20mila presenti allo stadio per le successive tre ore diventano una voce unica.

Le canzoni vengono snocciolate una dopo l’altra, con nuovi arrangiamenti in chiave pop, melodie “velocizzate”, e le voci dei due cantanti che si alternano interpretando magistralmente i brani dell’alto, si arricchiscono e coinvolgono il numeroso pubblico che canta all’unisono. “Ciao Pescara – Laura Pausini saluta il pubblico che le risponde con un applauso – è sempre bello venire in Abruzzo, siete speciali per me“.

Biagio salta in ogni dove, muovendosi come un ragazzino lungo le pedane, Laura non è da meno e per diversi brani accompagna al canto anche il ballo circondata da un gruppo di ballerini professionisti. Tutto sempre a tema, dagli abiti alle luci, passando pure per la grafica che passa sugli schermi e ravviva lo stadio.

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Cantano tutti, chi per Biagio, chi per Laura, chi per entrambi visto che i loro brani sono conosciutissimi. Fino a poco più di mezzanotte interpretano, condividendo il palco o divenendo protagonisti, quasi 50 canzoni che raccontano i loro lunghi anni di carriera celebrata da premi, riconoscimenti nazionali e internazionali e soprattutto dall’affetto del pubblico.

Resta in ascolto, Estate, Sappi amore mio e poi Io ti penso raramente e ancora La Solitudine, Incancellabile. Sono solo alcuni dei testi presentati, insieme a quelli firmati dal cantautore milanese per la cantante romagnola Lato destro del cuore, Tra te e il mare, In questa nostra casa, nuova uscita proprio in occasione del tour insieme e Vivimi, il brano che ha segnato un grande successo per la Pausini.

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Restare fermi è impossibile, tutti si sciolgono grazie alla musica, si lasciano trasportare dall’entusiasmo e dal ritmo contagiosi, ammirando la potenza vocale della cantante dei record internazionali mista alla sua capacità di fare spettacolo, diventare presentatrice e comica e quella fisica del cantautore con la sua lunga maratona sul palco.

Nelle tre ore di spettacolo puro – perché forse definirlo un semplice concerto è poco – non mancano le battute, i fuori programma, il dialogo col pubblico. Musicisti, coristi e cantanti tornano sul palco, indossano un accappatoio nero e blu con l’iniziale sulla schiena, salutano il pubblico, che continua ad acclamarli. Lo spettacolo è finito, ma tornando in auto e verso casa le canzoni continuano a tornare in mente e gli spettatori continuano a cantare.

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