Termoli jazz

I tanti ‘viaggi’ di Antonio Artese, il musicista termolese torna ad esibirsi nella sua città

Il compositore e pianista Antonio Artese, che da anni vive in Toscana, tornerà ad esibirsi nella 'sua' Termoli. Lo farà il 30 agosto in occasione del Jazz Festival in cui suonerà, tra gli altri, i brani del suo ultimo album dal titolo "Voyage".

Un termolese che ha avuto successo altrove portando alto il nome della città. Antonio Artese, musicista sopraffino, tornerà ad esibirsi nella sua Termoli in occasione della sesta edizione del Jazz Festival, il prossimo 30 agosto.

È stata presentata stamane 23 luglio, nella Sala consiliare del Comune di Termoli, l’ultima produzione musicale del Maestro Artese. Il suo titolo è “Voyage” ed è un album che affronta il tema archetipico del viaggio.

Per il grande artista, che di viaggi ne ha fatti tanti, il concerto a Termoli è una sorta di approdo nella terra delle sue radici. Per omaggiare lui, la sua arte e tutto quello che ha fatto per la crescita culturale e musicale della città, erano presenti il sindaco Francesco Roberti, il vicesindaco Vincenzo Ferrazzano, l’assessore alla Cultura Michele Barile e il presidente del Consiglio comunale Michele Marone. Tutti loro hanno voluto presenziare all’evento per omaggiare un ‘figlio di Termoli’, una figura di spicco che ha dato lustro all’intera città. In sala anche tanti amici di vecchia data e il direttore artistico del Festival Jazz, Michele Macchiagodena.

Antonio Artese sarà infatti uno dei protagonisti dell’edizione 2019 del festival e porterà i brani di questo lavoro, insieme ad altri, in concerto il 30 agosto in piazza Duomo per una serata che si preannuncia speciale.

Il termine anglosassone “Voyage” ha plurimi significati: può indicare un percorso interiore, una esplorazione, una spedizione militare o un viaggio di piacere. Ma – sottolinea il maestro compositore – può essere inteso anche come il viaggio in mare per la sopravvivenza, quello che affrontano coloro che desiderano approdare in un’altra terra in cerca di un futuro che gli è negato nella loro terra.

E a proposito il maestro Artese ha ricordato come Termoli sia sempre stata una terra ospitale, “c’è una cultura dell’accoglienza e dell’approdo che abbiamo un po’ dimenticato”. E i suoi viaggi messi in musica avranno anche questo intento, quello di ricordare ai termolesi le loro origini e la loro storia. “Come artista ho voluto legare questo disco ad un messaggio di umanità, sento il dovere di portare questa testimonianza nella mia terra e sono felice di farlo”. L’invito – velato ma non troppo – è rivolto anche agli Amministratori.

Artese, che come seconda ‘terra’ ha avuto per tanti anni la California – dove tra l’altro il cd è già stato presentato -, vive da tempo in Toscana dove è promotore di importanti progetti culturali e musicali. Il disco presentato oggi, il quarto per lui, si compone di dodici brani originali, composti tra il 2008 e il 2011. “Questo progetto è rimasto nel cassetto per un po’, fino a quando ho deciso di inciderli”.

È un disco intimo, profondo e riflessivo, proprio come il mare che ne è il filo conduttore. I brani si rifanno alla musica classica e al jazz e conducono l’ascoltatore ad esplorare linguaggi musicali diversi con un’attenzione costante e paritetica a tutti gli strumenti, suonati naturalmente in acustico (il clarinetto, il pianoforte, il basso e la batteria). L’ascolto stesso diventerà allora un viaggio dal grande impatto emotivo.

L’ensamble che accompagna Antonio Artese col suo pianoforte in questo lavoro è formato da tre grandi artisti, che Artese definisce anche degli ‘straordinari compagni di viaggio’: Mirco Mariottini al clarinetto, Gabriele Evangelista al basso (nel concerto del 30 agosto al suo posto ci sarà Lello Pareti) ed Alessandro Marzi alla batteria.

cd Voyage Antonio Artese

Una splendida copertina esemplifica alla perfezione il messaggio e il titolo dell’album: una barca in mezzo al mare che al tempo stesso ricorda una navicella nello spazio. Sullo sfondo un orizzonte e la sensazione predominante è quella dell’immensità. La copertina del disco è volutamente in cartone e non in plastica ed è stampato in poche copie. “Non sono contro la digitalizzazione digitale ma non ho dato i miei diritti a Spotify”.

Termoli avrà dunque l’onore di ospitare Antonio Artese Quartet e il suo “Voyage” il 30 agosto, nella seconda serata del Termoli Jazz Festival. Un’occasione unica per godersi un concerto elegante e raffinato e per ‘ri-abbracciare’ un artista che ha portato la termolesità altrove.

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