Fantapoesie

Humour

Tanti anni fa, in una giornata afosa, presso il campo sportivo sito in Prepotenza, provincia di Violenza, ai piedi del monte Arrogante, andava in scena una partita di calcio tra vecchie glorie locali. Alla fine del primo tempo, si stava perdendo 3-0, nello spogliatoio regnava il silenzio, all’improvviso il mister prese la parola: “Manteniamo il risultato!”. Ci guardammo senza sapere se ridere o disperarci, lo conoscevamo per essere un tipo stravagante, eccentrico talmente tanto da indossare gli infradito a dicembre, ma fino a questo punto non c’è l’aspettavamo! Allora il capitano prese in mano la situazione e disse: “Ma veramente stiamo perdendo”, il mister, con tutta tranquillità, cominciò a spiegare il gioco del pallone con una metafora: “Una partita di calcio equivale alla fatica che una persona compie, oggi giorno, ad essere generosa e umile, allo sforzo che fa per dimostrare educazione e semplicità; è chiaro adesso? Forza entriamo in campo e difendiamoci dai loro attacchi, la parola chiave è resistenza!”.

La partita finì 3-0, c’è l’avevamo fatta, insieme festeggiammo nello spogliatoio, capimmo che in una sconfitta c’è nascosta una vittoria, basta coglierla, che perderemo sempre senza sacrificio, unità, impegno e sportività, che niente è reale se non sappiamo intuire l’aspetto comico e umoristico delle cose, ma soprattutto eravamo felici di ritornare a casa, un paesino là vicino di nome Rispetto.

(Alessio Toto …Tra un motore e un cambio mi sono laureato in Sociologia e, scrivo poesie con lo scopo di arrivare al vostro cuore…)

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