Punto nascite di termoli

Fontana porta in Consiglio l’impegno ad assumere primario e medici e attivare protocolli di sicurezza

Una mozione che impegna il governatore, Donato Toma, ad attivare tutte le azioni necessarie e di propria competenza al fine di redigere un piano di interventi finalizzato al ripristino degli standard di sicurezza previsti dalle norme, nonché alla riorganizzazione del Punto nascita di Termoli, interloquendo, nello specifico, con i vertici di Asrem, Direzione Salute regionale e Comitato percorso nascita nazionale. Il primo firmatario del documento è il consigliere regionale del 5 Stelle Valerio Fontana, che con questo atto sostiene di voler suggerire al governatore tre azioni precise: “attivare i bandi per l’assunzione del primario e del personale medico e sanitario necessario; attivare i protocolli Stam e Sten; ripristinare e integrare la dotazione strutturale e tecnologica del Punto nascita”.

 

Richieste giudicate possibili e realizzabili, in quanto avallate dal clima di fiducia che si è creato dopo l’incontro di ieri – giovedì scorso – presso il Ministero della Salute con il Comitato percorso nascita nazionale, alla presenza di diversi sindaci del BassoMoise tutti compatti nella battaglia a salvaguardia del San Timoteo. “In quell’occasione – aggiunge Fontana –  anche i tecnici hanno sostanzialmente confermato che le nostre indicazioni sono giuste”.

La mozione che doveva essere discussa già nell’ultimo Consiglio regionale, che si è concluso con le dimissioni di Mazzuto ed è finito in una manciata di minuti senza approdare a nulla, sarà presentata martedì 16 luglio, giorno in cui è stata convocata l’assise civica a Palazzo Vitale.

“Dal 2014, non da ieri, il Punto nascita dell’ospedale ‘San Timoteo’ di Termoli non raggiunge il numero di parti annui sufficiente a garantirne la sopravvivenza. Sono quindi 5 anni che il reparto è in pericolo a causa di tante difficoltà come la pianta organica sottodimensionata, in particolare per la carenza di ginecologi e personale paramedico; la mancanza del Servizio di trasporto in emergenza neonatale (Sten) e del Sistema di trasporto materno assistito (Stam); le criticità legate alla dotazione strutturale e tecnologica; la forte mobilità passiva.
Si tratta di problemi ormai endemici che il governatore Toma e i vertici Asrem possono e devono risolvere, criticità delle quali, in queste settimane, abbiamo parlato con medici, cittadini e istituzioni ad ogni livello. Ora abbiamo tradotto questi incontri in un atto chiaro e concreto attraverso il quale suggeriamo gli step per la riorganizzazione e il rilancio del reparto” conclude il consigliere Fontana.

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