Il tema caldo del momento

Diritto alla cura, ruolo della politica e budget alla sanità privata. Patrizia Manzo: “Servono correttivi, non barricate”

La consigliera regionale del Movimento 5Stelle spiega la commissione speciale istituita in Regione, l'esigenza di garantire una rete assistenziale da affiancare a quella ospedaliera e l'esigenza di rivedere, "senza fare guerra a nessuno ma nell'interesse del territorio e dei cittadini", il ruolo degli istituti sanitari privati, che "devono tornare a fare quello per cui sono nati".

Dopo ore di discussione in Regione, il consiglio monotematico sulla sanità si è concluso con un atto rilevante: è stata istituita una commissione speciale con l’obiettivo di raccordare i vari soggetti coinvolti e garantire tempi certi per ottenere risposte pratiche dai maggiori interlocutori del Coniglio regionale, i commissari straordinari nominati dal Governo, che finora non si sono presentati in aula

Patrizia Manzo, vicepresidente del Consiglio regionale, esponente della minoranza in quota Movimento 5 Stelle, parla di “dibattito costruttivo sulla situazione sanitaria della regione Molise” ma richiama alla urgenza di rivedersi tutti in sala consiliare “per ascoltare quelle che sono le linee programmatiche e di indirizzo che detteranno i commissari. E questo evitando i campanilismi parlando in maniera obiettiva alla gente, raccontando la verità al territorio”.

Ma le riflessioni della consigliera pentastellata sono più ampie e toccano il tema caldo del dibattito, ovvero la sproporzione del budget assegnato al pubblico e al privato. “La nostra non è una battaglia contro il privato – chiarisce Patrizia Manzo in questa videointervista con Primonumero.it – ma crediamo che dei correttivi debbano essere apportati e che i privati debbano tornare a fare quello per cui sono nati, cioè affiancare il pubblico soprattutto nelle specialistiche laddove il pubblico non riesce a garantire determinati servizi di alta specializzazione”.

E aggiunge: “Nei verbali del tavolo tecnico prendiamo atto che l’over budget (che è costato un nuovo blocco del turn over in Molise, ora neutralizzato dal decreto Calabria, ndr) causato soprattutto dalle strutture private crea problemi alla spesa sanitaria regionale e che tutto ciò che noi diamo come budget alle strutture private è a garanzia del servizio per i cittadini molisani. Non intendiamo alzare barricare – spiega – ma basta guardare i dati di Aprile 2019 per rendersene conto”.

Su 26 milioni di euro assegnati alla Neuromed (l’Istituto di Neurologia ad alta specializzazione della famiglia di Aldo Patriciello, ndr) solo 4 milioni sono per i residenti. “Gli altri 22 milioni sono per i non residenti, a copertura di interventi ospedalieri che la Regione Molise deve anticipare, per poi andarli a recuperare dalle altre regioni”.

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