Dopo il video choc

Depuratore, le fogne non reggono la piena e si riversano in mare. Sul caso silenzio tombale, anche delle opposizioni video

Mentre il video pubblicato da primonumero.it che mostra un’enorme chiazza scura in mare dal depuratore alla spiaggia fa molto discutere, Crea e Comune assicurano che “non c’è stato sversamento di liquami, si è attivato il bypass perché la portata era troppo superiore alla capacità delle fogne”. Ma se l’impianto del porto continua a preoccupare, dalle opposizioni, tanto il M5S che ne aveva fatto un cavallo di battaglia, quanto il Partito Democratico che ha amministrato fino a un mese fa, non dicono una parola.

Ha fatto molto discutere i social il video pubblicato in esclusiva da primonumero.it e ripreso in queste ore dalle televisioni regionali, nel quale si vede chiaramente l’enorme chiazza scura dal depuratore fino alla spiaggia di Sant’Antonio. Non si tratterebbe di una perdita, bensì dell’ormai arcinoto scarico del bypass del depuratore, che viene azionato proprio per scaricare direttamente in mare quello che le fragili e compromesse fogne termolesi non riescono a contenere quando piove così tanto in poco tempo.

È la tesi portata avanti in queste ore sia dal Comune che dalla Crea Gestioni, l’azienda che gestisce le acque e le fogne di Termoli. “Si tratta dello scarico troppo pieno delle fogne, ma non è a causa del depuratore” fa sapere l’azienda romana. “Anche se il  depuratore fosse stato più potente  non sarebbe cambiato nulla. È acqua che non viene fatta entrare nell’impianto, grazie a un bypass che ne limita l’entrata”.

Identica versione fornita dall’assessora all’Ambiente del Comune, Rita Colaci. “A causa del notevole evento atmosferico – riferisce – il bypass è stato messo in moto poiché la portata è troppo superiore alla capacità. Ma si tratta delle acque bianche”.

Purtroppo, però, acque bianche e acque nere in centro, e soprattutto sotto al Paese vecchio, sono una cosa sola, poiché non è mai stata fatta la differenziazione fra i due canali, cosa che ad esempio è stata fatta soltanto un paio di mesi fa in corso Umberto I, dove ci sono stati dei lavori specifici. Termoli “soffre” di questo atavico problema da decenni, e così direttamente in mare finiscono le acque bianche ma in alcune circostanze anche le acque nere che non hanno un canale autonomo di sbocco.

Depuratore sversamento fogne

“Ma non sono liquami, il nero che si vede è la sabbia riversata che si è accumulata durante l’inverno nel canale di scolo – afferma Paolo Santini di Crea Gestioni -. Quella è una sabbia ferma e più scura, che va in acqua assieme a quella delle fogne. Succede normalmente quando è troppo pieno”.

D’accordo anche la Colaci. “L’acqua ha trascinato in mare sabbia, detriti, foglie, erbacce, per questo c’è la colorazione così scura. Ma non ci sono problemi per la balneazione”. Come sottolinea Santini in effetti “in quel punto dello scarico la balneazione è sempre stata vietata, proprio per questo motivo. D’estate col mare calmo è forse più evidente, ma capita anche d’inverno”.

Dal canto suo la delegata all’Ambiente assicura che si lavorerà per spostare il depuratore, secondo un progetto avviato dall’Amministrazione Sbrocca col potenziamento delle pompe di sollevamento del parco comunale. “Adesso stiamo cercando di tamponare le emergenze – afferma Rita Colaci  – da settembre partirà una programmazione per delocalizzarlo. Certo, ci vogliono tempo e soldi”.

Un po’ quello che sosteneva l’Amministrazione di Angelo Sbrocca fino a un mese fa, prima che subentrasse Francesco Roberti. Adesso il Partito Democratico sta all’opposizione e non ha detto mezza parola sulla questione. Sulla criticità del depuratore termolese, d’altronde, sembra essere sceso il silenzio.

Depuratore sversamento fogne

Anche il Movimento Cinque Stelle, che per cinque anni ha fatto del depuratore il suo cavallo di battaglia, non ha commentato in alcun modo l’ennesimo disservizio del sistema fognario-depurativo della città. Le immagini del mare color caffellatte di questa mattina, 11 luglio, sembra non aver fatto alcuno effetto su chi riempiva le bacheche Facebook di denunce di inquinamento ambientale.

Né c’è stato alcun intervento, né una polemica, né una richiesta di chiarimenti sul fatto che davanti a una giornata di disastri per il nubifragio, i cittadini di Termoli siano stati lasciati senza alcuna comunicazione istituzionale. Nè via Facebook, nè via Whatsapp, nè tantomeno via comunicati stampa ai giornali.

A un mese dall’insediamento, la nuova Amministrazione comunale di Termoli non ha ancora individuato un responsabile della comunicazione, né è dato sapere se ha intenzione di farlo o meno. E la comunicazione scarseggia. Allerta meteo, viabilità in tilt, black out che hanno coinvolto per ore interi quartieri, fogne esplose  asfalto divelto, pericoli a mettersi in viaggio in quelle ore di tempesta: tutti argomenti nei quali l’informazione – e la comunicazione – gioca un ruolo decisivo perchè è in grado di prevenire incidenti, problemi, situazioni difficili e a talvolta drammatiche. Ma anche su questo le opposizioni consiliari non hanno avuto nulla da dire. I partiti sono rimasti in silenzio. 

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