Il turismo non decolla

Da Campobasso a Termoli per relax e divertimento, ma i turisti si lamentano: “Niente da fare, qui ci annoiamo”

Si sta concludendo un luglio deludente per i turisti (fra cui molti campobassani proprietari di una casa vacanza) che quest'anno si sono recati nella città adriatica per godersi le vacanze estive: pochi servizi ed eventi. "La sera ci annoiamo, non c'è niente da fare", dicono. Sembra che ci sia un calo generalizzato della presenze supportato pure dalla penuria di affari degli ambulanti: "Quest'anno si vende poco, c'è più gente a Vasto".

Mare, mare, mare…ma che voglia di arrivare lì da te... è uno dei ritornelli più famosi di una canzone di Luca Carboni. Una frase ‘azzeccata’ in questo periodo. Probabilmente quella che meglio fotografa lo stato d’animo dei tanti campobassani che a luglio e ad agosto non vedono l’ora di andare in vacanza. Direzione Termoli. Una scelta ‘obbligata’ per coloro che possiedono una casa di proprietà e ‘fuggono’ da un capoluogo che dopo il Corpus Domini non ha (purtroppo) proprio niente da offrire. A parte qualche sporadica manifestazione (il festival del teatro popolare a San Giovanni, ad esempio) o qualche iniziativa organizzata dai commercianti del posto, le serate estive campobassane sono noiose.

Tuttavia quest’anno nemmeno a Termoli le cose vanno granchè bene. Sarà il problema del depuratore, della balneabilità delle acque o della crisi idrica. Nè sono state organizzate manifestazioni in grado di attirare un target più ampio. Nessun evento di rilievo per luglio, a parte il Termoli Jazz festival (il 23 luglio e poi due date a fine agosto), il Festival del Sarà (24-26 luglio), la Notte bianca dei bambini (27 luglio) e poco altro. Eventi che lasciano insoddisfatti chi non ama il jazz, non ha figli piccoli o che in vacanza ha voglia di staccare la spina anche mentalmente.

Tutto è stato concentrato ad agosto, per le festività di San Basso (anche se il concerto di Irene Grandi non incontra tutti i gusti) e per il Ferragosto quando si svolgerà il tradizionale incendio del castello.

Nel frattempo chi ha già trascorso i primi venti giorni di luglio a Termoli sogna di scappare anche da qui. Perchè il giorno trascorre tra tintarella e passeggiate sulla spiaggia. Iniziative nei lidi? Quasi inesistenti. E la sera? “Una noia mortale: dopo aver fatto la passeggiata tra il corso e il borgo antico non c’è niente da fare. Avremmo gradito piccoli concerti, artisti di strada, insomma qualche iniziativa per il dopo cena”, racconta una coppia di signori di Campobasso in vacanza nella città adriatica.

Carenti pure i servizi. Gite organizzate verso altre mete (escluse le Tremiti)? Manco a parlarne. “Anche in Molise avete il treno storico?”, chiede strabuzzando gli occhi una coppia di signori di Torino ai molisanissimi vicini di ombrellone che stavano parlando loro del Sulmona-Carpinone.

Non solo. “E’ vuoto pure il borgo antico: ci sono pochissime botteghe artigianali, nessun punto vendita di prodotti tipici quando si sa che ormai i turisti preferiscono acquistare qualcosa del genere al posto del classico souvenir. Tutte le altre città turistiche sono piene di negozietti del genere”, dicono ancora i turisti campobassani. Oppure, aggiunge una ragazza, “hanno realizzato la passeggiata sotto al castello svevo, perchè non organizzano un mercatino per sfruttare quella zona?”.

Condizioni che probabilmente hanno scoraggiato pure le presenze a Termoli: la prima e generale impressione è che finora ci sia un calo vistoso e che i turisti abbiano preferito Vasto e San Salvo, considerate più organizzate e più attrattive. Tanto che è un periodo di magra pure per gli ambulanti che lavorano sotto il sole cocente: “Quest’anno facciamo pochi affari, c’è poca gente. Ci sono più persone a Vasto”.

Insomma le idee mancano, i turisti fuggono. E i danni ad uno dei settori trainanti dell’economia molisana potrebbero essere importanti.

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