Cronache

Colpi nelle farmacie e droga, finisce la vita criminale di due giovani rapinatori: arrestati dai Carabinieri

Massimo Cianciulli e Francesco Palladinetti sono da ieri ai domiciliari: sono i responsabili della rapina commessa lo scorso 11 giugno a Mirabello Sannitico, dove rubarono 600 euro dopo aver minacciato con un taglierino la dottoressa presente in quel momento nel locale. Il 37enne campobassano e il 26enne termolese, riconosciuti anche grazie alle immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nel capoluogo, sono considerati pure gli autori del tentato furto nella farmacia Nerilli di via Monforte a Campobasso e della rapina alla 'Trabocchi' di via Tevere, nella città adriatica.

Droga e rapine. Ecco il connubio criminale su cui avevano improntato la loro vita Massimo Cianciulli e Francesco Palladinetti, i due giovani rapinatori di farmacie arrestati ieri pomeriggio – 19 luglio – dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia del Comando provinciale di Campobasso.

L’uno 37enne campobassano, l’altro 26enne nato a Termoli ma residente nel capoluogo molisano. Entrambi tossicodipendenti, entrambi già noti alle forze dell’ordine per una serie di precedenti. Sono considerati gli autori del colpo messo a segno a Mirabello Sannitico lo scorso 11 giugno, quando rubarono una Renault Twingo parcheggiata in una strada del centro storico di Campobasso. A bordo dell’utilitaria raggiunsero il paese distante qualche chilometro dal capoluogo.

Una ricognizione veloce alla zona. Poi l’irruzione nella farmacia. Con il volto coperto da un cappuccio e un taglierino in mano uno dei due ha minacciato la dottoressa facendosi consegnare l’incasso, 600 euro. Il complice era fuori ad aspettarlo: era rimasto in auto con il motore acceso per fuggire più velocemente a bordo della Twingo successivamente ritrovata abbandonata vicino al cimitero di Campobasso.

“Al di là della somma di denaro, va evidenziata la modalità e l’obiettivo della rapina: noi pensiamo che questi soldi servivano quasi sicuramente per acquistare stupefacente sia per uso personale che per lo spaccio sul locale mercato della droga”, ha evidenziato il comandante provinciale dei Carabinieri di Campobasso, il tenente colonnello Emanuele Gaeta, che questa mattina ha incontrato la stampa per illustrare i dettagli degli arresti assieme al comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile di Campobasso, il tenente Giorgio Felici.

Gaeta e Felici Carabinieri Campobasso

I due rapinatori sono stati incastrati nel giro di poco più di un mese dagli uomini della Sezione operativa del Nor che hanno raccolto le testimonianze della dottoressa e di alcune persone che la sera dell’11 giugno si trovavano nelle vicinanze della farmacia e hanno fornito alle forze dell’ordine i primi elementi: dal modello al colore della vettura (di colore blu) utilizzata per il colpo agli abiti che in quel momento indossavano. Indumenti successivamente ritrovati in casa loro dopo una perquisizione.

Ad aiutare le indagini dei Carabinieri, coordinate dal sostituito procuratore Giuliano Schioppi, anche le immagini degli impianti di videosorveglianza installati sia a Mirabello Sannitico che a Campobasso.

Dunque un mosaico che gradualmente si è composto.

I militari hanno capito che erano i malviventi che lo scorso 7 giugno avevano messo a segno la rapina nella farmacia ‘Trabocchi’ di via Tevere a Termoli. Gli stessi che avevano provato di rubare l’incasso nella farmacia ‘Nerilli’ di via Monforte a Campobasso. In quest’ultimo caso il tentato furto non andò a buon fine perchè vennero messi in fuga da un parente dello stesso farmacista che colpì con un pugno proprio uno dei due. Era il 18 giugno, una settimana dopo il colpo a Mirabello.

“In questi giorni sono stati raccolti indizi, immagini, prove, testimonianze, ricostruendo tutto il percorso effettuato dai due rapinatori da Mirabello al cimitero di Campobasso. Sono passati pure davanti a questa Caserma dei Carabinieri. Li abbiamo iniziati a seguire, raccolto informazioni da chi li conosceva. Dunque siamo riusciti ad acquisire elementi determinanti che, incrociati tra loro, hanno permesso di identificare in sole 48 ore gli arrestati“, ha sottolineato il tenente Giorgio Felici.

Poi il colpo di scena durante le indagini: probabilmente proprio mentre il cerchio si stringeva attorno a loro, il più giovane dei rapinatori ha deciso di presentarsi in Questura per confessare di essere uno degli autori dei tre colpi.

Una confessione che non gli ha risparmiato gli arresti domiciliari, scattati ieri così come disposto dal giudice per le indagini preliminari Veronica D’Agnone.

Sia Cianciulli che Palladinetti devono rispondere di rapina aggravata in concorso commessa nella farmacia di Mirabello Sannitico, oltre che del furto della vettura nel centro storico di Campobasso.

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