Campobasso

Buche e crateri in via Leopardi, il dissesto a due passi dalla scuola “don Milani”

Asfalto “colabrodo” e avvallamenti mettono a dura prova i tantissimi automobilisti che quotidianamente transitano in quel punto, crocevia estremamente trafficato: oltre alla scuola elementare, in quei paraggi sorgono infatti una chiesa, un campetto da calcetto e un bar nel giro di poche decine di metri. Il tratto in questione, inoltre, é uno dei passaggi maggiormente battuti da quanti, partendo dalla zona di Vazzieri, si spostano in direzione centro.

Dagli ultimi interventi realizzati sul manto stradale cittadino dei mesi scorsi questa arteria era rimasta esclusa. Da anni, però, gli automobilisti campobassani conoscono bene il profondo dissesto che interessa l’asfalto tra via Leopardi e via Pascoli: una sorta di “campo minato” fatto di buche, depressioni e avvallamenti; elementi capaci di preoccupare l’utenza non solo per le potenziali brutte sorprese a carico di sospensioni e pneumatici.

I danni infatti sono notevoli e interessano una porzione abbastanza larga del tracciato, in un percorso ogni giorno “battuto” da tantissimi cittadini: da quelle parti sorgono infatti – oltre agli ingressi di portici e palazzi – anche una chiesa, una scuola elementare, un campetto da calcio a 5 e un bar nel raggio di pochi metri, facendo appunto dell’area un crocevia frequentatissimo pressoché ad ogni ora.

Basta notare le interminabili code di auto che si formano in quel tratto in concomitanza con gli orari di entrata e uscita dall’istituto scolastico, per rendersi conto della grande affluenza che interessa l’arteria.

buche Campobasso

E, quasi paradossalmente, il bollettino più critico sembra manifestarsi proprio all’altezza della “don Milani”, con la presenza di un asfalto ridotto ormai a brandelli. In condizioni di scarsa visibilità o se si é alla guida di notte, poi, risulta ancor più difficile vedere e schivare per tempo fossi e fenditure.

Ecco perché sarebbe opportuno pensare quantomeno a un’opera di manutenzione in grado di garantire maggiori margini di sucurezza. E di decoro urbano. Non ne gioverebbero solo conducenti e pedoni, ma l’immagine tutta della città capoluogo.

commenta