Fantapoesie

Bambola

È il giocattolo tradizionale per eccellenza, l’esatta riproduzione di un essere umano, realizzata in legno, stoffa o porcellana, ha scopi decorativi, culturali, ludici, una vera delizia per caparbi collezionisti. Ad alcuni può suscitare inquietudine, altri ne apprezzano l’eleganza, la raffinatezza e la cura dei particolari, taluni ne ammirano la perfezione dello sguardo e la scrupolosità del guardaroba, ma la maggior parte di noi è invidiosa di loro, perchè hanno stretto un patto d’amicizia con il tempo per non invecchiare mai.

È modesta ma, nello stesso momento, vanitosa, viaggia di continuo e in se ha un diluvio di ricordi, a tutti è capitato, almeno una volta, di andare in bambola, oppure quando non si hanno cose importanti da fare, per ingannare la noia ci siamo messi a pettinare le bambole. I più sfacciati avranno sicuramente fischiettato: fiu fiu che bambola! Nei suoi grandi occhioni, anche se non sai nuotare, ti ci puoi tuffare, per poi approdare in uno dei tanti porti aperti dove lei è stata. Ricordo la foto di una bambina siriana, chiude gli occhi alla sua bambola, affinché non veda gli orrori della guerra, ecco spiegato il motivo per cui i bambini e le bambole hanno più umanità di noi.

(Alessio Toto …Tra un motore e un cambio mi sono laureato in Sociologia e, scrivo poesie con lo scopo di arrivare al vostro cuore…)

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