Fantapoesie

Zio semaforo

Salve a tutti, sono lo zio Semaforo, una volta ero io, e soltanto io, il padrone della circolazione stradale, ciclabile, pedonale e ferroviaria, gestivo il traffico degli incroci, e mi divertivo ad essere proprietario del vostro tempo. Ma adesso? Quelle maledette rotatorie hanno preso il mio posto, addobbate di fiori, piante e fontane, dicono che riducono l’impatto ambientale, snelliscono il transito evitando le code, le classiche leggende metropolitane! Amo stare sospeso, sono in via d’estinzione come un orso polare e con le mie luci colorate influenzo lo stato d’animo di ciascuno, per cui non vi conviene disobbedirmi.

Non siate sciocchi nel pensare che esista una temporizzazione per sincronizzare l’accensione e lo spegnimento delle lanterne, in verità vi dico di essere entrato, talmente in simbiosi, nella vita privata di chi mi sta di fronte, che ne scelgo la durata in base alle vostre esigenze. Ad esempio faccio scattare il rosso quando mi imbarazzo, se noto due innamorati smaniosi di scambiarsi un bacio o una donna desiderosa di truccarsi, oppure se devo interrompere la corsa dell’idiota di turno che sfreccia, superando tutti, nella speranza del mio lasciapassare. Il giallo lo aziono per il neopatentato, perchè sono curioso di capire cosa fa, si ferma o prosegue?

Faccio entrare in movimento il verde per chi è stanco del lungo viaggio, e perchè in fondo mi commuovo davanti a chi muore dalla voglia di riabbracciare qualcuno, se mi osservate spento o con luce gialla lampeggiante, sappiate che ogni tanto riposo anch’io. Vi considero tutti miei nipoti, come uno zio vi vizio, mi piace sentirmi dire “bella zio”, sono vostro complice, vi accontento su ogni cosa e colmo i vuoti che avete, una specie di zio d’America, ma non lascio in eredità nessun capitale economico, se non una parola che racchiude tutta la mia esistenza: prudenza.

 

 

Alessio Toto

…Tra un motore e un cambio mi sono laureato in Sociologia e, scrivo poesie con lo scopo di arrivare al vostro cuore…

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