Larino

Avvocati da oltre 50 anni, consegnate le Toghe d’oro a tre legali: “L’esperienza non spegne l’entusiasmo”

Oltre 50 anni al servizio della professione di avvocato per Giovanni Di Giandomenico, Eduardo Sassi e Franco Mancini, del Foro di Larino, che oggi hanno ricevuto l'importante riconoscimento della Toga d'oro

Oltre mezzo secolo di avvocatura per Giovanni Di Giandomenico, Eduardo Sassi e Franco Mancini che oggi 27 giugno hanno ricevuto la propria Toga d’oro al Tribunale di Larino.

Un lungo percorso professionale, fatto di studio, udienze infinite e tante esperienze anche e soprattutto umane. Aule di tribunale vissute come in una seconda casa ma anche opportunità di crescita in contesti diversi fino alla politica e all’università. Cinquant’anni e più per tre avvocati che rappresentano un pezzo della storia dell’Ordine frentano e hanno offerto un contributo alla crescita della categoria.

Giovanni Di Giandomenico, Eduardo Sassi e Franco Mancini hanno ricevuto la toga d’oro per la loro attività alla presenza di decine di colleghi e dei rappresentanti del Palazzo di giustizia di Larino.

Un momento significativo, introdotto dall’avvocato Luigi Greco, già premiato con questo riconoscimento, alla presenza del presidente del Tribunale Michele Russo, del Procuratore Isabella Ginefra e del giudice Daniele Colucci. Un evento coordinato dal presidente dell’Ordine frentano, l’avvocato Oreste Campopiano che ha rimarcato l’importanza di un riconoscimento per “tre illustri colleghi che hanno onorato e onorano tuttora il Foro di Larino”.

Cerimonia Toghe d'oro - Oreste Campopiano

Un momento celebrativo che è divenuto anche l’occasione per una serie di riflessioni sul sistema Giustizia nel nostro territorio e sulla trasformazione che vive anche l’attività forense. “Credo nella giustizia di prossimità, utile perché molto più vicina alla gente. Tutto intorno a noi cambia rapidamente e ha bisogno di nuove tutele. Noi siamo qui per questo con il nostro impegno a difesa della libertà, della civiltà e della democrazia”, così il presidente Campopiano.

E nella riflessione sulla Giustizia e sull’Avvocatura non potevano mancare le riflessioni dei tre avvocati insigniti del riconoscimento per la loro pluridecennale esperienza.

L’avvocato Di Giandomenico, con alle spalle ben 53 anni di attività forense, ha sottolineato i cambiamenti significativi che ha subito la professione. “Oggi le norme sono tantissime e stratificate perché ci sono le legislazioni internazionale, europea, nazionale, regionale per finire con quella comunale. Lo scibile è dunque smisurato”. Per tale ragione oggi all’avvocato è richiesto di specializzarsi in rami particolari, ed è questo il consiglio rivolto ai giovani che intendono iniziare questa attività.

L’avvocato Mancini, 50 anni di professione, ha parlato della enorme consapevolezza maturata in tutti questi anni, ma ben presente sin dall’inizio. “C’era entusiasmo e consapevolezza di svolgere una funzione pubblica importante”. E sulla professione oggi: “L’avvocato non difende solo interessi individuali ma anche collettivi della società tutta e del Paese intero”.

L’avvocato Sassi, 52 anni di attività forense, ha affermato come la toga per lui rappresenti un intero ciclo vitale. “È bellissimo vedere amici e colleghi con cui ho condiviso per un’intera vita non solo l’aspetto squisitamente professionali ma anche quello amicale, quello delle condivisioni”. Non nasconde la sua emozione che l’esperienza non riesce a cancellare. “Non si diventa aridi, non è vero che l’esperienza spegne l’entusiasmo o la sensibilità. La modifica, ma rimane”.

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