La sua ironia e la sua energia hanno strappato sorrisi e forse sortito un effetto simpatia importante anche sui voti poi attribuiti a Maria Domenica D’Alessandro. Certamente il suo messaggio è stato più efficace di quelli mai arrivati o giunti con svogliatezza e fiacchezza da parte di chi (coordinatori di partito, assessori regionali, il governatore) in questo ballottaggio ha probabilmente “lavorato” per altro e ad altro, piuttosto che a costruire un progetto che potesse competere con quello invece estremamente convincente, consistente e vincente del Movimento Cinque Stelle e dell’ormai meritatamente sindaco Roberto Gravina.
L’anima di via Ziccardi, Umberto Annuario, intervistato a poche ore dal voto del 9 giugno, ha simpaticamente risposto alla domande del giornalista che i “cittadini di Campobasso” avrebbero dovuto votare “Alessandra”. Per poi concludere con il nome esatto “Maria Domenica D’Alessandro”.
Un errore, naturalmente non voluto, che ha tuttavia sortito simpatia e semplice ilarità da parte di chi bene conosce la naturalezza del famoso “Godzilla” ma anche l’attaccamento alla sua città e al centro storico.
“Alessandra” ora ha perso. “La femmina” ha perso, “il maschio” ha vinto. Ma Umberto Annuario, siamo certi, sta applaudendo anche lui al nuovo sindaco della sua città. Mentre la sua “Alessandra” continuerà ad avere per sempre un estimatore nel cuore del borgo.
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