Vertenza sanità

Toma scrive ai Ministri Grillo e Tria per riaprire il Punto Nascite. “Martedì incontro Giorgetti” – VIDEO

Il Governatore della Regione Molise legge la lettera istituzionale indirizzata al Ministro della Salute Grillo e a quello dell'Economia Tria per chiedere la riapertura del Punto Nascite di Termoli e l'annullamento del decreto commissariale. "Il BassoMolise in controtendenza, almeno 600 i parti annui, il presidio si deve mantenere". Anche se le donne, in maggioranza, scelgono ospedali diversi dal San Timoteo.

Una richiesta “formale ed istituzionale” al ministro della Salute Grillo e a quello della Economia e Finanze Tria per chiedere l’annullamento del decreto con il quale il commissario ad acta e il sub commissario, rispettivamente Giustini e Grossi, hanno chiuso il punto nascita del San Timoteo.

Il governatore Donato Toma in conferenza stampa, davanti ai giornalisti, spiega le iniziative intraprese per contrastare una decisione che, dice “è passata sulla testa dei molisani”, e annuncia che la Conferenza delle Regioni sta portando avanti una riforma legislativa, presentata dall’onorevole Coletto attuale Sottosegretario alla Sanità, per l’azzeramento di tutti i commissariamenti.

“Se il commissario avesse definito in maniera precisa il disavanzo della Regione avrei trovato subito coperture contro il blocco del turnover, invece Giustini mi ha scritto solo letterine invitandomi a versare 4 milioni di euro (le tasse dei molisani impiegate per ripianare il deficit sanitario, ndr) che secondo lui mancavano ma secondo il Ministero no”. Ed è questa la notizia che dà il Governatore, mostrando la nota arrivata dal Ministero proprio ieri nella quale sarebbe scritto nero su bianco che l’atto di Giustini finito in Procura alla Corte dei Conti “di cui ovviamente adesso qualcuno dovrà rispondere” è sbagliato. 

“Vi anticipo che ho dato disposizione al servizio bilancio di attivare coperture di disavanzo che oggi è stato certificato in 15 milioni e 700mila euro, e noi le coperture le abbiamo trovate”. Quindi preannuncia la eventuale rimozione di Giustini.

Insomma laddove amministrativamente la regione non può intervenire in termini di sanità – come ha precisato il governatore – perchè ci sono i commissari, la regione eleverà il dibattito a livello politico. Si domanda come mai Campania e Lazio non siano comissariate e il Molise invece lo sia nonostante la presenza in parlamento di quattro deputati. Pone domande e alimenta dubbi rispetto a “trame” politiche che hanno del paradossale. A maggior ragione rispetto ad una chiusura che è il frutto di un “mero conto matematico”. Contro tutto questo il presidente Toma ha voluto convocare la conferenza per chiarire eventuali responsabilità ma anche per annunciare le battaglie in programma per ripristinare uno stato di salute e sicurezza in una regione che “non deve mai più subire  le conseguenze di logiche che non fanno il bene del Molise nè dei molisani”.

 

 

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