Nominato componente del collegio

Sviluppo Italia, triplica la spesa pubblica per il Cda. E Toma accontenta De Matteis. Fanelli: “Ennesimo spreco”

L’ex consigliere regionale e presidente della Provincia scelto come componente dell’organismo collegiale, motivato dalla necessità di assegnare più incarichi all’ente regionale. Micaela Fanelli annuncia una interpellanza urgente su queste scelte che “stanno affossando il Molise degli sprechi e delle poltrone non per competenza ma per mero opportunismo politico, che ormai in mano a Donato Toma non ha più limiti”.

L’ex consigliere regionale e presidente della Provincia scelto come componente dell’organismo collegiale, motivato dalla necessità di assegnare più incarichi all’ente regionale. Micaela Fanelli annuncia una interpellanza urgente su queste scelte che “stanno affossando il Molise degli sprechi e delle poltrone non per competenza ma per mero opportunismo politico, che ormai in mano a Donato Toma non ha più limiti”.

Rosario de Matteis, ex consigliere regionale di lungo corso e ex presidente della provincia di Campobasso, è stato nominato dal Giunta di Donato Toma (tutti presenti) come componente del consiglio di amministrazione di Sviluppo Italia. Un “contentino” che vale, oltre al prestigio e al potere del ruolo, 10mila euro a esercizio per tre esercizi di bilancio. Ma che soprattutto rappresenta una nuova pietra dello scandalo nell’ambito della assegnazione di ruoli di responsabilità negli enti sub regionali a persone di fiducia e politicamente amiche. In questo caso a uno di quelli che hanno contribuito fattivamente a non rompere l’alleanza di centrodestra che ha portata all’elezione del Governatore.

Questa mattina si è svolta l’assemblea per l’approvazione del bilancio di Sviluppo Italia che ha certificato come la Governance sia passata dall’amministrazione unica al Consiglio di amministrazione, un organismo collegiale che costa qualche decina di migliaio di euro in più al Molise massacrato da tagli di sanità e servizi. Una operazione che fa lievitare sensibilmente i costi a più di 30mila euro e che ha aperto un varco nella legge Madia che vieta – proprio per esigenze di risparmio – l’allargamento dei Consigli di amministrazione “salvo eccezioni motivate”.

La Giunta di Donato Toma ha trovato l’eccezione, evidentemente, scegliendo di dotare la società pubblica di un organo amministrativo collegiale ritenuto “più adeguato rispetto alla rilevante funzione strategica che la Sviluppo Italia Molise Spa riveste per perseguire gli obiettivi regionali”.

Così, intuitu personae, sono stati scelti Serena Melogli come presidente, Claudio Pian come amministratore delegato e, come componente del Cda,  Rosario De Matteis, che si era visto sfuggire da sotto i naso l’incarico a Molise Dati, affidato al commercialista Giuseppe Tondi, bene inserito nella cerchia di professionisti del settore di cui Toma si sta circondando.

La nomina di Rosario De Matteis spinge la consigliera regionale di minoranza Micaela Fanelli a anticipare che al più presto, già lunedì prossimo, sarà presentato un atto urgente “per chiedere conto di queste scelte che stanno affossando il Molise degli sprechi e delle poltrone non per competenza ma per mero opportunismo politico, che ormai in mano a Donato Toma – dice l’esponente del Pd – non ha più limiti”.

Aumentano le Comunità montane, “le nomine avvengono senza il rispetto delle leggi e ora anche questa moltiplicazione di posti inutili per accontentare gli amici. Finisca subito questo scandalo – dichiara Fanelli – Tanto più che non serve uno come De Matteis, già plurivitaliziato, per il rilancio e l’incremento delle attività delegate a Sviluppo Italia. Ci sono giovani competenti e motivati nella attuale struttura, si valorizzi chi già lavora e lo fa con nessun costo aggiuntivo”.

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