L'emergenza

Servizio sanitario al capolinea, i Nas presidiano l’ospedale: alto rischio di chiusura reparti

Il Nucleo antisofisticazione dei carabinieri di Campobasso ha fatto visita quest’oggi 4 giugno all’ospedale San Timoteo, dopo essere stato ieri al Veneziale di Isernia, per capire se i livelli essenziali di assistenza sono garantiti. Al momento riscontrata gravi criticità ma emergenze assicurate. L’allarme resta alto e non si sa se e quando arriveranno i medici dell’Esercito

Ispezione dei Carabinieri del Nas questa mattina 4 giugno nei reparti più a rischio dell’ospedale San Timoteo di Termoli. Stessa operazione già svolta ieri a Isernia, ma anche il Cardarelli viene costantemente monitorato per capire se il servizio sanitario è ancora garantito. I militari hanno riscontrato gravi criticità ma le emergenze vengono assicurate e nessun reparto è stato chiuso. Tuttavia l’allarme resta alto e delle chiusure potrebbero avvenire presto, specie se il paventato arrivo dei medici dell’Esercito non dovesse verificarsi.

I Nas di Campobasso hanno visitato due dei reparti con maggiore carenza di organico, vale a dire Ortopedia e Pronto soccorso dell’ospedale di Termoli. Un’ispezione necessaria, viste le notizie degli ultimi giorni, per altro arrivate proprio dal commissario straordinario alla Sanità, il generale Angelo Giustini, il quale aveva parlato di possibili chiusure a giorni sia al Veneziale che al San Timoteo.

Come appurato dai Nas guidati dal comandante Mario Di Vito, al momento non è così e gli utenti bassomolisani hanno ancora la certezza che i livelli essenziali di assistenza sono garantiti. In caso contrario, sarebbe stato compito dei militari quello di informare l’autorità giudiziaria.

ospedalesan timoteo pass cup

Tutti i reparti sono operativi pur se in molti casi a scartamento ridotto e la mancanza di medici è tale che il servizio sanitario potrebbe non essere più assicurato e a breve l’Asrem potrebbe disporre l’accorpamento di alcuni reparti.

Non si sa infatti se e quando i medici dell’Esercito individuati dalla struttura commissariale potranno essere smistati negli ospedali del Molise, una delle regioni che più sta subendo gli effetti devastanti dei tagli alla sanità pubblica.

Non si conosce infatti l’esito delle attese riunioni fra il commissario Giustini e i tecnici del Ministero della Difesa, da cui dipendono i 105 camici bianchi individuati. Da Roma non ci sono indicazioni precise, non si conosce il numero esatto, né l’effettiva disponibilità del personale sanitario che dovrebbe essere chiamato a far fronte a un’emergenza di proporzioni inimmaginabili.

L’allarme resta alto e gli stessi Nas potrebbero tornare ben presto a far visita all’ospedale San Timoteo e agli altri nosocomi Asrem. L’impressione è che si sia prossimi al punto di non ritorno per la sanità molisana e per l’ospedale di Termoli.

È un po’ il pensiero del sindacalista della Fials Carmine Vasile che ha espresso una posizione netta sul problema della carenza del personale sanitario: “La carenza di personale in Asrem non riguarda solo i medici specialisti bensì riguarda infermieri, tecnici di radiologia e di laboratorio, portantini, operatori socio sanitari, ostetriche, dietiste, autisti di autoambulanza, personale amministrativo. Per il bene della nostra comunità cercate di dialogare per rappresentare il dramma (visibile a tutti) sui tavoli romani. Questo è il momento più buio che sta vivendo la sanità molisana. I lavoratori sono demoralizzati e allo stremo delle forze”.

Intanto anche la nota trasmissione televisiva di RaiUno ‘Porta a porta’ si è occupata del caso, registrando in giornata una intervista al direttore generale dell’Asrem Gennaro Sosto proprio dal San Timoteo. Verosimilmente la messa in onda avverrà nella puntata di stasera.

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