Campobasso - la diretta

Il giorno dei Misteri: migliaia per le macchine meravigliose. Prima volta dal balcone per il sindaco Gravina – FOTO VIDEO NEWS fotogallery

Ospite d'eccezione della festa tra le più belle del Molise, l'unica in grado di richiamare una massa di persone, il vicepremier Luigi Di Maio. Ma c'è anche il ministro Trenta. Alle 10 la partenza dal museo di via Trento in cui i tredici Ingegni sono conservati, poi alle 13 la benedizione in piazza Municipio. Per il neo eletto Roberto Gravina, sindaco a 5 Stelle, è la prima volta ad affacciarsi dal balcone con la fascia tricolore per il momento clou dell'evento.

Scannette allert. A Campobasso è il giorno della sfilata dei Misteri, la festa più sentita e più importante dell’anno per il capoluogo, ma anche una delle più suggestive e coinvolgenti per tutto il Molise. E’ il giorno in cui il cuore della città batte ancora più forte, in quel connubio di tradizione, devozione e attaccamento ad una manifestazione che è un pezzo fondamentale della sua storia. Custodi di questa tradizione i fratelli Teberino, che ha rilevato il testimone lasciato dal padre Cosmo.

GRAVINA DEBUTTA SUL BALCONE, CON LUI ANCHE DI MAIO

Ed è anche – inevitabilmente – il giorno del sindaco. Roberto Gravina, neo eletto per il Movimento 5 Stelle, fa gli onori di casa dopo essersi fatto impiastricciare il volto – come da protocollo folkloristico – dal Diavolo e dal suo nero unguento di pece.  Per la prima volta è lui ad affacciarsi dal balcone di piazza Municipio davanti a una folla urlante e festosa, posto che spetta al primo cittadino della città insieme alle autorità religiose, militari e civili. Ci sono il governatore Donato Toma, i consiglieri regionali Andrea Greco, Aida Romagnuolo e Filomena Calenda, l’assessore comunale Simone Cretella.

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Quest’anno con Gravina c’è il vicepremier Luigi Di Maio, salutato con il suo nome di battesimo gridato forte e accompagnato dagli applausi. Il ministro del Lavoro e capo politico dei grillini, accompagnato dalla fidanzata Virginia, ha tenuto fede all’impegno preso in campagna elettorale. “Tornerò a Campobasso per il Corpus Domini con Roberto sindaco”. Arriva intorno alle 12 e un quarto, scende nelle vicinanze di villa de Capoa. Poi fa una passeggiata tra le bancarelle di viale Elena e di corso Vittorio Emanuele attorniato da un imponente schieramento di forze. Poi l’ingresso in Municipio.

“Questa era una promessa che volevo mantenere, partecipare a questo momento storico ed è anche un occasione per ricordare il nostro obiettivo numero 1: il lavoro a Campobasso e in Molise”, dice ai microfoni dei giornalisti ‘obbligati’ ad aspettarlo prima 45 minuti sotto al sole cocente e poi in uno spazio minuscolo di palazzo San Giorgio. Qui ci sono attimi di tensione: l’organizzazione dell’incontro viene anche contestata da alcune testate che non hanno avuto la possibilità di intervistare il vice premier.

Oltre a Di Maio è arrivata anche la ministra della Difesa Elisabetta Trenta: il marito è campobassano e quasi tutti gli anni assistono all’evento: “Cerchiamo di essere qui ogni anno. Quest’anno è ancora più bello”.

“Campobassani e non, benvenuti alla sfilata dei Misteri”: questo l’attacco del saluto del sindaco, che usa un linguaggio informale, ringrazia portatori e volontari, figuranti e bambini. “Sono proprio i valori della comunanza che oggi, giorno del Corpus Domini, rivivono nella sfilata degli ingegni del Di Zinno, colui che tanto ha dato al Molise e alla nostra città.

Una sfilata che fa del Corpus Domini la più grande festa di Campobasso e della sua gente, la stessa gente che anno dopo anno consente agli ingegni di percorrere le strade cittadine: ai portatori ed ai volontari tutti va un sentito ringraziamento mentre ai figuranti, ed ai bambini in particolare, va il nostro più caloroso e fragoroso applauso. Evviva i Misteri, evviva il Di Zinno, evviva Campobasso”.

Bregantini nella sua benedizione finale sottolinea che “il segno di questa nostra bella festa è soprattutto il simbolo del Pane” e “il pane è vero quando ci porta al volontariato, alla solidarietà, ad una visione di mondialità che lancia i nostri ragazzi sulle strade del mondo! Aperti al domani, non chiusi nella paura alimentata da fantasmi”.

Ricorda quindi la “Casa degli Angeli, dove il Pane in città è servito con amore, a tutti. Proprio cinque anni fa, è stata benedetta da Papa Francesco e si è fatta nido di accoglienza. Facciamo un applauso di gratitudine a questra struttura che accoglie tanti bisognosi”.

Un pensiero poi ai “detenuti e i malati: vorremmo sempre che fossero assistiti. Auspichiamo centralità alla nostra sanità e ricordiamo il contadino rimasto sotto il trattore qualche giorno”. Un appello che si chiude con la benedizione e pane, lavoro e futuro per tutti, quindi un Padre Nostro invece della consueta Ave Maria.

I PREPARATIVI

Il museo di via Trento che ospita i tredici Ingegni realizzati dal maestro Paolo Saverio di Zinno è il punto di inizio di una giornata entusiasmante. Dopo la celebrazione eucaristica del vescovo Giancarlo Bregantini, i protagonisti della sfilata iniziano a prepararsi: i bambini che impersonano gli angeli con le ali e le coroncine di piccoli fiori bianchi, emozionati i piccoli, emozionati anche i genitori che seguono con gli occhi attenti gli organizzatori che fissano le imbracature.

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Cerca di non far trapelare il ‘tumulto interiore’ la bella donzella, quest’anno impersonata da Daniela Ruzzi. E poi i diavoli (lo storico Italo Stivaletti e quest’anno anche il ritorno di Antonio Iorio) che si divertono a sporcare con il cerone nero il volto del nuovo sindaco Roberto Gravina, accompagnato dall’assessora alla Cultura Paola Felice. E poi gli oltre 200 portatori (tra cui il consigliere comunale Alberto Tramontano e altri volti noti della città come Goffredo Iorio), le bande.

Un sole caldo accompagna la sfilata che viene aperta dal mistero di Sant’Isidoro. A seguire S. Crispino, S. Gennaro, Abramo, Maria Maddalena, S. Antonio Abate, l’Immacolata Concezione, S. Leonardo, S. Rocco, l’Assunta, S. Michele, S. Nicola, e il Santissimo Cuore di Gesù. Alle dieci in punto l’apertura del cancello.

La festa è iniziata con il migliore degli auspici quando il ‘Diavolo’ Italo ha ‘battezzato’ il primo cittadino Roberto Gravina che, con il viso tutto nero, ha riso all’intonazione del classico inno.

C’è un sole caldo ad accompagnare la sfilata, mitigato per fortuna da un leggero vento che offre un po’ di refrigerio ai figuranti e a chi sta assistendo alla tradizionale sfilata. Le zone all’ombra sono le più gremite e quelle in cui c’è una maggiore concentrazione di persone che, con il naso all’insù ed i telefonini pronti a scattare foto e riprendere le scene in video, attendono con ansia l’arrivo dei Misteri.

Misteri Corpus Domini 2019 Campobasso

Queste le strade interessate dal passaggio della sfilata: via Trento (altezza Museo dei Misteri ), via Milano ( tratto da incrocio via Trieste a incrocio via Monforte), via Torino, via Marconi (da incrocio via Torino a Largo S. Antonio Abate), via Sant’Antonio Abate, Largo San Leonardo, via Cannavina , via Ferrari, Piazza C. Battisti, via Mazzini (da Piazza
Battisti a incrocio Via Umberto) , via Umberto, piazza Cuoco, via Cavour, C.so Bucci, piazza D’Ovidio, piazza G. Pepe, C.so V. Emanuele, piazza della Vittoria, Via Scatolone, Viale Elena, via De Attellis, via Roma ( da incrocio via De Attellis a incrocio Via Trieste), via Milano (da incrocio via Trieste a incrocio Via Trento ), via Trieste.

Alle 13 la benedizione in piazza Municipio. Quest’anno sul balcone due ospiti d’eccezione: il vice premier Luigi Di Maio, per la prima volta ad assistere alla sfilata. Il capo politico del Movimento 5 Stelle mantiene la promessa fatta in campagna elettorale: “Se Roberto (Gravina, ndr) vince le elezioni, torno a Campobasso per la sfilata dei Misteri”. Assieme a lui anche il ministro della Difesa Elisabetta Trenta che già ha ammirato più volte la sfilata.

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Grazie a Michele Silvestri per l’ultima foto.

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