Cibo di qualità

Olio, tartufi, pasta e tanto altro: ‘Molise to eat’ unisce le eccellenze enogastronomiche regionali nella sfida ai mercati mondiali

Valorizzazione delle produzioni locali e del territorio molisano: questi gli obiettivi principali del sodalizio imprenditoriale ‘Molise to eat’ - che accoglie dodici aziende del settore - reduce dal successo “incassato” alla fiera “TuttoFood” di Milano. Il presidente Riccardo Scinocca: “Si entra in rete per condividere informazioni, competenze e opportunità di business sul mercato internazionale. Ma serve il sostegno delle istituzioni”

Promuovere la cultura enogastronomica regionale e le sue eccellenze produttive, con un’attenzione particolare ai mercati internazionali. Dopo il grande successo incassato al “TuttoFood” di Milano, la rete imprenditoriale ‘Molise to Eat’ è pronta a inanellare nuovi successi e porsi ulteriori traguardi.

Obiettivi illustrati questa mattina, 26 giugno, nel corso della conferenza stampa tenuta nei locali di Confindustria Molise, a Campobasso.

Condivisione e unità d’intenti, entusiasmo, sostegno reciproco e fiducia sono gli ingredienti della partnership che lega le dodici aziende protagoniste del sodalizio nato sotto la “benedizione” di Enrico Colavita: il pastificio artigianale “Camp’oro”, il biscottificio “Cianciullo”, l’olearia “Ortuso”, oltre a “Colle Sereno”, “Cuorenero”, “Tartufi Le Ife”, “Espresso 0039”, “Orto d’autore”, l’azienda “Martino”, “Tesori del Matese”, “Valle Verde” e il “Laboratorio Niro”.

“Si entra in rete – afferma il presidente Scinocca – per condividere informazioni, competenze e opportunità di business sul mercato internazionale, con la forza di offrire ai buyer un paniere unico di prodotti e un unico soggetto con cui interfacciarsi. È questa, in breve, l’idea che ha mosso tutti noi e che intendiamo condividere con il nostro territorio, auspicando di allargare la rete anche ad altre aziende dell’agroalimentare molisano”.

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In un clima di serena condivisione e rispetto, la rete valuta dunque opportunità commerciali, l’adesione a fiere, eventi o promozioni, come pure gli aspetti legati alla internazionalizzazione: un percorso comune in cui, però, a ciascuno è lasciata ampia libertà di partecipazione ai singoli momenti, valorizzando l’identità di ogni azienda, ma osservando tuttavia regole e principi basati sui concetti di equità e rigore.

“L’obiettivo di ‘Molise to eat’ è quello di valorizzare le produzioni locali attraverso la valorizzazione del territorio – continua Riccardo Scinocca –  soprattutto in un momento storico come questo, in cui c’è una maggiore attenzione dei mercati internazionali alla qualità. La fiera “TuttoFood” è stata un successo e noi vogliamo continuare su questa strada, portando avanti la qualità delle nostre produzioni. Anche perché la creazione di un brand unico ci permette inoltre di avere un maggiore potere contrattuale”.

Soddisfazione anche nelle parole del vicepresidente Michela Cianciullo: “Essere rete ci ha consentito di creare sinergie importanti tra di noi: dallo scambio di informazioni alla collaborazione. Al “TuttoFood” ci siamo presentati con il nostro brand, in uno stand di 72metri quadrati: si è trattato di un’esperienza vissuta con entusiasmo, in una esposizione per altro curata e organizzata in completa autonomia. Il risultato è stato assolutamente positivo, soprattutto perché siamo riusciti a consolidare tutti insieme un paniere di prodotti che rappresentano vere e proprie eccellenze firmate Made in Molise”.

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Sul futuro: “Insieme c’è una bella atmosfera, c’è equilibrio e abbiamo una sfida entusiasmante davanti, ma anche tante idee su cui lavorare – conclude Cianciullo -. Stiamo infatti valutando altre fiere, come il ‘Cibus’ di Parma o il ‘Sial’ di Parigi: vogliamo portare avanti altre attività con entusiasmo, anche in Molise”.

Ad oggi “Molise to eat” è stata finanziata in via esclusiva dalle aziende che ne fanno parte. L’augurio, per il futuro prossimo, è quello di incontrare il sostegno delle istituzioni: “La mia appartenenza al Molise e la mia esperienza – ha spiegato Enrico Colavita – mi hanno portato a sollecitare le aziende a fare rete, in un mercato sempre più vasto. È importante proporre un numero rappresentativo di imprese capaci di esprimere grandi e credo che sia opportuno mettere a conoscenza il territorio di questa aggregazione, affinché anche altre realtà imprenditoriali possano fare altrettanto. Ma si tratta di uno sforzo importante da parte di questi gruppi di impresa; uno sforzo che richiede i suoi tempi. Fino ad oggi – ha concluso l’imprenditore di Sant’Elia a Pianisi – ogni costo è stato affrontato dalle aziende: la realizzazione delle brochure, del sito, la partecipazione alle fiere impongono delle spese: ecco perché le istituzioni devono sostenere le aggregazioni che rappresentano l’economia regionale. Mi auguro che questa sollecitazione venga recepita”.

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