Termoli

M5S si tira fuori dalla partita del ballottaggio lasciando libertà di voto. Di Michele: “Nessuno decide per noi”

Il gruppo M5S di Termoli smentisce ipotesi di alleanze o apparentamenti in vista del ballottaggio: "Noi non parliamo con nessuno e nessun referente può decidere per noi". Libertà di voto per gli elettori: "Andate alle urne e votate in piena autonomia"

Il gruppo M5S di Termoli si ‘tira fuori’ da quest’ultimo scorcio di campagna elettorale che precede il ballottaggio e lascia piena libertà di voto ai propri elettori.

Ad affermarlo in conferenza stampa, oggi 2 giugno nelle sede M5S in via Adriatica, è l’ormai ex candidato sindaco, Nick Di Michele, attorniato dai tre neo-eletti, Daniela Decaro, Ippazio Stamerra e Antonio Bovio e alla presenza di attivisti e candidati consiglieri che non ce l’hanno fatta.

“Avevamo necessità impellente di metterci da parte e di fugare ogni dubbio sulla nostra posizione riguardo al ballottaggio”, chiarisce Di Michele che poi sottolinea perentorio: “Nessun referente nazionale o regionale può millantare di avere potere decisionale sul nostro gruppo di Termoli”. Insomma, eventuali apparentamenti decisi dall’alto sono esclusi, “noi siamo autonomi così come lo sono i nostri elettori che sono liberi di scegliere il candidato sindaco che più si confà alle proprie esigenze”. Si sottolinea a più riprese la fiducia nell’intelligenza dei cittadini e la loro libertà di scegliere in totale coscienza. “Noi non abbiamo nessun diritto su di loro”.

Nessuna indicazione di voto dunque, ognuno – attivisti compresi, precisa Di Michele – deve assumersi la propria responsabilità scegliendo in autonomia e libertà “il futuro della città”. Ed è anzi caldeggiato a farlo, recandosi alle urne perché “il voto è l’espressione più bella della democrazia”.

 

Porta sbarrata ai due candidati di centrodestra e centrosinistra. “Gli unici che possono parlare coi due candidati sindaco siamo noi e noi non parliamo con nessuno”. È tranchant Di Michele che ai due candidati che se la vedranno domenica 9 giugno chiarisce: “Non ci tirate per la giacchetta, noi siamo fuori”, e ribadisce: “evitate di parlare con persone che millantano potere decisionale su di noi”. Una posizione tutta termolese che forse non varrà per Campobasso, ad esempio. Di Michele marca poi le distanze dalla piega che sta prendendo la campagna elettorale in questa seconda fase. “Quello che sta succedendo adesso tra i due avversari non ci piace. Con noi questo non sarebbe successo”. E rimarca la differenza con la campagna elettorale che ha preceduto il 26 maggio definita invece leale, rispettosa, “senza un’offesa”.

Nick Di Michele

È solo Di Michele a parlare a stampa e simpatizzanti ma in prima fila ci sono anche loro, i tre neo-eletti – Decaro, Stamerra e Bovio – che andranno con lui a rinfoltire l’opposizione targata 5Stelle nell’Amministrazione che verrà. “Non faremo sconti a nessuno, Roberti o Sbrocca che sia”. Un’opposizione che sarà ‘quadruplicata’ e che si promette ‘dura’. “Politicamente noi siamo un’altra cosa, siamo lontanissimi da entrambi”. Un riferimento anche al sindaco uscente che ha recentemente affermato come i 5stelle siano più vicini a loro che al centrodestra.

 

Il verdetto del 26 maggio pare dunque accettato e accantonato con serenità. “Noi non ci recriminiamo nulla, forse non è ancora giunto il momento per Termoli di un’Amministrazione del M5S”. La richiesta di riconteggio delle schede elettorali? “Quella va avanti, attendiamo il 9 giugno perché da quella data avremo 30 giorni per farla. Dopodichè ci affideremo agli organi giurisdizionali”.

“Dispiace non esserci (al ballottaggio, ndr) – chiosa il decano consigliere M5S – ma noi non siamo arrabbiati. Pieno rispetto per gli avversari”. Che ora se la vedranno tra di loro, il M5S è fuori. “In questa settimana io sparirò”, avverte Di Michele.

 

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