E’ proprio vero: gli esami non finiscono mai. Soprattutto se ad un certo punto si decide di candidarsi e si vincono le elezioni. Com’è successo al Movimento 5 Stelle di Campobasso: gli eletti sono stati costretti a tornare a ‘sgobbare’ sui libri per capire il funzionamento della macchina amministrativa e prepararsi all’esordio in Consiglio comunale.
In questi giorni perciò, subito dopo la proclamazione degli eletti dello scorso 11 giugno, sono iniziate le ‘lezioni’: appuntamento nella sede elettorale di via Nobile, a pochi metri da palazzo San Giorgio. Prof d’eccezione i consiglieri (Simone Cretella, Luca Praitano e Paola Felice) che negli ultimi cinque anni hanno partecipato attivamente all’attività consiliare. Anche loro hanno faticato un po’ prima di capire i meccanismi del Municipio. Poi nel corso della legislatura hanno depositato ben 871 atti.
Non un vero e proprio ritorno tra i ‘banchi di scuola’, piuttosto l’intenzione di spiegare ai sedici neofiti come funziona la politica. Un’iniziativa singolare di questi tempi, quando non è difficile trovare politici che non conoscono nemmeno il numero dei componenti dei due rami dei Parlamento.
Dunque ai nuovi eletti hanno spiegato la differenza tra un’interrogazione, un’interpellanza e una mozione. Oppure il funzionamento del consiglio comunale, quando si prende la parola, quanto tempo si ha a disposizione per un intervento. E ancora: hanno consigliato loro di studiare lo statuto comunale, i regolamenti consiliari, il Tuel (Testo unico enti locali). Finanche il numero legale che occorre per rendere valida una seduta in prima e in seconda convocazione. Insomma, quasi tutto.
La prima lezione è stata tenuta da Simone Cretella: “C’è curiosità sul funzionamento della macchina amministrativa e ci sono al tempo stesso grosse aspettative“, ha puntualizzato.
Per sedici eletti è la prima esperienza amministrativa. Ed è vietato fare figuracce al cospetto di opposizioni (Pd e centrodestra) più esperte e abbastanza agguerrite, sicuramente intenzionate a mettere in difficoltà i pentastellati. Nel capoluogo l’aria che tira in queste settimane non è delle migliori dal punto di vista politico.
“C’è voglia di fare e la gente si aspetta tanto da noi. Quindi i consiglieri devono arrivare pronti“, le parole di Luca Praitano. “Certo, anche per noi sarà una novità stare in maggioranza – ha aggiunto – e poi stiamo pensando di modificare l’organizzazione delle commissioni consiliari che potrebbero diventare dei gruppi di lavoro”.
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