Bilancio & anniversario

La Finanza scopre 106 evasori totali. Incastrati anche ‘finti malati’, colpo al traffico di droga

Ricorrenza speciale per le Fiamme Gialle, che nella sede del Comando regionale Molise hanno festeggiato un anniversario di prestigio, tracciando inoltre il bilancio della preziosa attività svolta sul territorio a cavallo tra i il 2018 e i primi mesi del 2019.

All’insegna del ricordo, di un sacrificio mai dimenticato. Le celebrazioni per il 245° “compleanno” della Guardia di Finanza, a Campobasso, hanno mosso la propria “liturgia” proprio a partire dalla resa degli onori ai caduti delle Fiamme Gialle: tra questi, il finanziere molisano Antonio Zara – insignito della medaglia d’Oro al Valor Militare – deceduto il 17 dicembre 1973 presso l’aeroporto di Fiumicino, vittima di una vile azione terroristica; da questa mattina, una corona d’alloro decora la sua lapide, onorando la sua memoria.

Alla commemorazione – cui ha partecipato il Comandante Regionale, Generale di Brigata Antonio Marco Appella – si è svolta con lo schieramento di una rappresentanza composta da militari del contingente ordinario, di mare ed Atpi e da una delegazione di finanzieri della locale sezione ANFI in congedo, nonché dai membri dell’Organo di rappresentanza militare. Significativa, nell’occasione, la presenza dei familiari della “M.O.V.M.” Finanziere Antonio Zara e della “Vittima del Dovere” Vice Brigadiere Antonello Amore.

Dopo la lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, degli interventi del ministro Tria e dell’ordine del giorno del Comandante Generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafrana, il Comandante regionale ha voluto ringraziare le Fiamme Gialle molisane per l’impegno quotidianamente profuso a tutela della legalità.

Nel corso della cerimonia, che ha visto inoltre la consegna delle ricompense di ordine morale a quei militari che si sono particolarmente distinti in attività di servizio, è stato anche tracciato un bilancio dell’attività svolta nel corso del 2018 e nei primi cinque mesi del 2019.

Grande rilevanza all’opera di contrasto all’evasione fiscale, all’elusione e alle frodi. Ben 386 controlli e 107 verifiche portate a termine, con la scoperta di numerose violazioni alla normativa fiscale e del lavoro; rilevante anche il fenomeno dell’economia sommersa, caratterizzata dall’individuazione di 106 evasori totali responsabili di aver mancato il pagamento di oltre 25 milioni di IVA e sottratto all’imposizione redditi per 84 milioni. Nello stesso periodo sono stati verbalizzati 48 datori di lavoro responsabili di aver impiegato 75 lavoratori “in nero” o irregolari. I deferimenti all’Autorità giudiziaria per reati tributari sono stati invece 146, mentre per garantire il ristoro erariale sono stati sottoposti a sequestro beni riconducibili agli evasori fiscali per un valore di oltre 5 milioni di euro e avanzate proposte di ulteriori analoghi provvedimenti per oltre 63,5 milioni di euro.

Settantuno interventi anche per contrastare il gioco e le scommesse illegali, che hanno permesso di verbalizzare 133 persone. In materia di prodotti petroliferi, invece, il bilancio é di 38 controlli e oltre 94.000 kg di prodotti energetici sequestrati; sette, infine, i responsabili segnalati.

Cifre enormi sulle verifiche inerenti a scontrino e ricevute fiscali: 3.373 interventi, con una incidenza delle irregolarità pari al 12% dei controlli totali.

Altro ambito di operatività quello relativo al contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e all’illegalità nella pubblica amministrazione. In questo contesto è stata particolarmente significativa la collaborazione con la Corte dei Conti, alla quale sono stati segnalati 216 soggetti responsabili di aver causato danni erariali per 27 milioni di euro circa; nello stesso ambito è stato proposto il sequestro conservativo di beni per un valore complessivo di 15 milioni di euro.

Ventuno sono stati i controlli eseguiti in materia di indebita percezione di contributi di origine comunitaria, nazionale e locale: un’attività capace di far emergere erogazioni pubbliche illecitamente percepite per circa 1,3 milioni di euro nonché di deferire alla competente Autorità Giudiziaria 16 responsabili.

Il controllo della spesa pubblica rappresenta infatti un obiettivo prioritario strategico per la Guardia di Finanza, impegnata a a garantire la corretta gestione delle erogazioni pubbliche e di quelle a carattere sociale destinate alle fasce più deboli della comunità, nonché ad assicurare un costante impegno dei Reparti nella lotta alla corruzione nella Pubblica Amministrazione. Per questo motivo grande attenzione è stata rivolta al settore degli appalti pubblici, nell’ambito del quale sono state scoperte assegnazioni irregolari per 430.000 euro e denunciato 8 responsabili. Controlli anche in campo sanitario, in particolare sulle prestazioni sociali agevolate e suo ticket: 176 in tutto, 59 dei quali si sono conclusi con la scoperta di irregolarità.

Continua, poi, la lotta alla criminalità economico-finanziaria: “L’attività di servizio eseguita in tale settore – si legge nella nota delle Fiamme Gialle – è volta a prevenire e reprimere ogni forma di infiltrazione della criminalità nel tessuto economico e nel sistema finanziario con investigazioni dirette a ricercare i canali utilizzati per il riciclaggio ed il reimpiego dei proventi illeciti nonché a individuare e aggredire i patrimoni illecitamente accumulati. Al riguardo, sono state condotte 4 attività investigative in materia di riciclaggio e autoriciclaggio che hanno consentito di denunziare alla competente magistratura 6 soggetti a fronte di somme oggetto dei predetti reati quantificate in oltre 1,6 milioni di euro”.

Oltre al l’approfondimento di segnalazioni (159) riguardanti operazioni sospette, in quest’ambito sono stati inoltre eseguiti 56 controlli nei riguardi dei cosiddetti money transfer, finalizzati all’individuazione e alla tempestiva repressione dell’eventuale utilizzo di tali canali per il finanziamento del terrorismo. L’attività svolta in materia di reati fallimentari ha portato alla denuncia di 23 soggetti responsabili di bancarotta fraudolenta perpetrata mediante la distrazione di beni del valore complessivo di 57 milioni di euro.

In tema di aggressione dei patrimoni illeciti, poi, sono stati eseguiti specifici accertamenti patrimoniali, anche nei confronti di soggetti connotati da pericolosità economico-finanziaria: al termine delle indagini é scattato il sequestro, finalizzato alla successiva confisca, di beni per un controvalore di oltre 4,3 milioni di euro.

Capitolo “tutela dei diritti di proprietà e dei consumatori”. L’attività svolta in materia di contraffazione di marchi, diritti d’autore, sicurezza prodotti e tutela del made in Italy, apportato al sequestro di 51 mila 403 articoli di merce contraffatta, facendo scattare così il differimento all’autorità giudiziaria per 46 responsabili. Grande rilevanza assunto anche l’opera di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, attività condotte in sinergia operativa tra le parti territoriali. Anche in questo campo risultati apprezzabili: sono stati sequestrati oltre 13,4 kg di stupefacenti di vario genere, 572 invece i soggetti verbalizzati (13 dei quali in stato di arresto, 50 denunciati a piede libero e 502 segnalati all’autorità prefettizia come assuntori).

“Nell’ambito del comparto in parola – continua il bilancio ufficiale – il Reparto Operativo Aeronavale di Termoli, in stretta collaborazione con i Comandi Aeronavali limitrofi di Bari e Pescara, ha partecipato nel settembre 2018 ad un’articolata operazione di contrasto al traffico di stupefacenti via mare, che ha consentito di sottoporre a sequestro oltre 1.700 Kg di marijuana e di trarre in arresto due scafisti di nazionalità albanese”.

Significativa anche l’attività di polizia marittima e di sicurezza in mare, relativamente al contrasto e al traffico di migranti e operazioni aeronavali internazionali; operazioni rese possibili grazie al rafforzamento del presidio marittimo garantito dal Reparto Operativo Aeronavale e dalla dipendente Stazione Navale di Termoli, protagonista di un’accurata e continua vigilanza delle acque prospicienti il litorale molisano e l’arcipelago delle Isole Tremiti.

La citata componente specialistica – a seguito delle attribuzioni riconosciute ai reparti navali del Corpo dal D.Lgs 177/2016 – svolge inoltre in via esclusiva compiti specifici di “sicurezza del mare”: 5 gli interventi di soccorso portati a termine nei confronti di altrettante imbarcazioni, con il salvataggio di 10 diportisti.

“Nel periodo considerato – conclude il documento- sono stati effettuati 23 controlli in materia di polizia demaniale con la verbalizzazione di 47 soggetti, 12 dei quali deferiti all’Autorità Giudiziaria, nonché 9 interventi a tutela dell’ambiente che hanno portato alla denuncia a piede libero di 19 responsabili e al sequestro di aree adibite a discarica abusiva per oltre 81.000 m2”.

È importante ricordare, in questo senso, come il decreto del Ministro dell’Interno del 15 agosto 2017 abbia attribuito in via esclusiva alla Guardia di Finanza la responsabilità operativa nell’azione di sorveglianza in mare ai fini del contrasto all’immigrazione clandestina, sia in acque territoriali, sia nell’area di mare convenzionalmente definita “zona contigua”, anche in relazione allo sviluppo di operazioni aeronavali sotto l’egida dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera – Frontex.

“In tale contesto, anche il R.O.A.N. di Termoli è impegnato con due unità della dipendente Stazione Navale nell’operazione internazionale congiunta denominata “Poseidon 2019” (…) finalizzata al monitoraggio del confine marittimo esterno comunitario al largo delle coste greche ed al contrasto dei flussi migratori illeciti provenienti dalla Turchia e diretti verso la Grecia e l’Italia, nell’area operativa del mare Ionio orientale e del mare Egeo”.

Non bisogna dimenticare, poi, il controllo economico del territorio molisano: attività garantita attraverso l’impiego di oltre 4mila pattuglie, la cui opera è stata diretta, peraltro, alla rilevazione di elementi significativi di ricchezza, quali il possesso e l’utilizzo di autovetture di lusso, aeromobili, imbarcazioni da diporto

Interessante notare anche i riscontri del servizio di pubblica utenza “117”, a disposizione dei cittadini per dialogare con le Fiamme Gialle nel pieno rispetto delle norme sulla privacy: 186 sono state infatti le chiamate di interesse operativo, che hanno originato 24 interventi conclusi con l’accertamento di violazioni tributarie o di altra natura.

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