Campobasso

Intervento salva-vita al Cardarelli: “Un caso di buona sanità”. Ma l’allarme sui medici resta alto e il commissario ora rischia

Un uomo di 48 anni era stato colpito da aneurisma dell'aorta toracica ed è stato salvato all'ospedale del capoluogo molisano. "Questo ospedale viene spesso bistrattato, invece qui facciamo sanità di qualità", osserva il direttore dell'Unità operativa complessa di Chirurgia Vascolare, Luca Iorio, alla conferenza stampa convocata questa mattina. Presente anche il commissario Angelo Giustini che, incalzato dai giornalisti, si limita a rispondere "no comment, la settimana prossima vi convocherò e chiariremo tutto". Sullo sfondo le polemiche politiche e la possibilità di rimuoverlo dall'incarico.

Quattro giorni dopo l’allarme lanciato dal commissario alla sanità sulla necessità di impiegare medici dell’Esercito, il Cardarelli di Campobasso riafferma il suo ruolo con orgoglio.

Questo ospedale viene spesso bistrattato, invece qui facciamo sanità di qualità“, raccontano i medici protagonisti dell’operazione ‘salva vita‘ ad un uomo di 48 anni arrivato in pronto soccorso. Era stato colpito da aneurisma dell’aorta toracica, che in molti casi provoca la morte. Una patologia tempodipendente, insomma.

E’ stato salvato grazie ad un intervento innovativo e al tempo stesso complesso di chirurgia vascolare eseguito nel presidio del capoluogo e che ha coinvolto coloro che oggi decidono di renderlo pubblico: i dottori Luca Iorio, Romeo Flocco, Angela Colavita, rispettivamente direttori delle Unità operative complesse di Chirurgia Vascolare, Anestesia e Rianimazione di Cardiologia. Un caso di eccellenza, non un esempio singolo perchè “in realtà ce ne sono molti altri”, che oggi hanno voluto rendere pubblico convocando una conferenza stampa questa mattina – 6 giugno – al terzo piano dell’edificio di contrada Tappino.

Presenti anche il dottor Claudio Rossi e il direttore generale dell’Asrem Gennaro Sosto. E poi c’è il commissario alla sanità Angelo Giustini che dovrà approntare il nuovo Programma operativo (l’ultimo, scaduto nel 2018, era stato approvato dall’ex commissario-governatore Paolo di Laura Frattura, ndr) che ridefinisce i ruoli delle strutture sanitarie nel territorio.

“Il paziente è arrivato in ospedale intorno alle 4 del mattino e un’ora dopo abbiamo dato inizio all’intervento chirurgico”, scandisce il dottor Iorio. Questi i dettagli dell’operazione: “Abbiamo inserito una endoprotesi toracica ed è stato fatto un bypass carotido-succlavio per ripristinare la circolazione al livello dell’arto inferiore sinistro del paziente”. Poi osserva: “Effettuare un intervento di questa portata si può dare solo se c’è una stretta collaborazione, in questo caso, con i colleghi della Rianimazione, della Cardiologia e della Radiologia, ma anche grazie alla risposta della sala operativa in cui operano infermieri con un’ottima formazione e grazie a mezzi e tecnologie che ci hanno consentito di dare risposte adeguate al paziente in condizioni di emergenza”. 

“In un’emergenza tempodipendente, alla stessa stregua dell’infarto – incalza la dottoressa Colavita – è importante non perdere tempo. La diagnosi precoce, un intervento rapido e un team multidisciplinare ci hanno consentito di salvare la vita al nostro paziente, che era in una situazione critica e che successivamente è stato dimesso precocemente. Il che vuol dire che non ci sono stati danni negli altri organi. Abbiamo affrontato in maniera brillante questa operazione”.

Per il dottor Flocco “in casi come questi è importante l’organizzazione multidisciplinare e ringrazio tutti coloro che hanno operato: dagli operatori sociosanitari agli infermieri, dal chirurgo al rianimatore, vanno ringraziati tutti. In particolare, sottolineo la validità dell’equipe di sala operatoria”.

Giustini Iorio Colavita Flocco ospedale Cardarelli

Impossibile non affrontare in conferenza stampa i punti più critici della sanità molisana, le ipotesi (forse già bocciate) di far fronte ai medici in pensione e o a quelli dell’Esercito per tamponare le carenze di organico. All’interno dello stesso Cardarelli i medici confessano di essere stressati: c’è chi gode addirittura di un solo giorno di riposo al mese.

E invece ai giornalisti che lo incalzano e che da giorni vorrebbero chiedergli informazioni sulla paventata chiusura dei reparti a Isernia e Termoli il commissario Giustini risponde solo “no comment: oggi sono qui solo per ringraziare a nome mio e della struttura commissariale i medici. La settimana prossima spiegheremo tutto in conferenza stampa e faremo chiarezza. Stiamo operando a 360 gradi per poter fare tutto quello che si può fare, stiamo vedendo qual è il meglio per il paese (ossia il Molise, ndr). Abbiamo spento in questi giorni la radio per lavorare tranquillamente”.

Qualche informazione in più la fornisce il direttore dell’Asrem Gennaro Sosto, protagonista di un ‘battibecco’ con una parte dei giornalisti presenti alla conferenza stampa e colpevoli di riportare solo i casi di presunta malasanità. “Ci sono delle criticità e dovremo rivedere i servizi”, puntualizza poi. “Stiamo facendo un’analisi perchè se non dovessimo trovare le risorse umane per mantenere aperti i reparti in sicurezza, dovremo modificare l’offerta”. Tutto dunque dipenderà dal reperimento di medici.

Nel frattempo il Ministero sta valutando le proposte dell’Asrem: dai medici ‘a gettone’ all’utilizzo degli specializzandi per rinforzare gli organici.

“Servono misure strutturali comunque, non tampone“, rimarca ancora il dg dell’Azienda sanitaria regionale. L’ultima spiaggia potrebbe essere il decreto Calabria che favorirà lo sblocco del turn over e dunque consentirà di assumere personale medico.

Ad arroventare un clima già bollente sono le polemiche politiche, il durissimo attacco del coordinatore regionale della Lega Mazzuto contro il commissario Giustini scelto a Roma dallo stesso partito di Matteo Salvini. L’esperienza in Molise per il generale della Finanza potrebbe concludersi prima del previsto.

A sottolineare le mancanze del Commissario è anche il consigliere di maggioranza Cefaratti, in un intervento che richiama alle loro responsabilità soprattutto i 5 Stelle: “Le responsabilità della disastrosa situazione in Molise (debito pari a 22 milioni di euro e blocco del turn over) non possono chiaramente essere attribuite al Dr. Giustini anche se dalla sua nomina sono ormai trascorsi 6 mesi in cui davvero poco è stato fatto. Ma mancano all’appello le considerazioni degli esponenti della nostra delegazione parlamentare e mi sembra particolarmente assordante il silenzio del Senatore Luigi Di Marzio, principale sostenitore della necessità di nominare un commissario esterno. Lo avevo invitato pubblicamente a proporsi per quel ruolo, in qualità di medico e soprattutto di molisano, ma non c’è mai stata risposta. Comunque la si veda, è una situazione particolarmente grave e credo sia necessario, ora più che mai, fare fronte comune e restare uniti al di là delle opinioni politiche personali; in tal senso rivolgo un appello al Dr. Giustini e alla D.ssa Grossi di volersi confrontare con i colleghi del Consiglio regionale che restano i rappresentanti dei cittadini molisani”. 

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