Larino

Crisi idrica e Molisano Centrale, l’associazione ViviLarino chiama a raccolta istituzioni e cittadini

Giugno potrà essere ricordato, dai cittadini del Basso Molise, come il mese nero a causa della crisi idrica che ha colpito metà della Regione Molise: l’approvvigionamento idrico ha costretto molti comuni a ridurre il flusso, mentre altri sono rimasti completamente a secco e, nel frattempo, si attende l’attivazione e l’entrata in funzione, a pieno regime, dell’Acquedotto Molisano Centrale. Ma i tempi, scrive l’Associazione ViviLarino, “sono ancora lunghi i tempi perché i cittadini interessati possano utilizzare un’acqua buona delle sorgenti del Matese, con un notevole beneficio in termini di qualità e costi, sollevamento e potabilizzazione”.

L’associazione, nel tentativo di comprendere le cause che hanno scatenato la crisi idrica e per conoscere i tempo di attivazione del nuovo servizio di erogazione, avevano “inviato a Molise Acque in data 3 giugno una lettera aperta per incontrare i responsabili dell’Ente ed illustrare e discutere sulle nostre perplessità circa la tempistica di reale attivazione del servizio e se la quota-parte idrica prevista sia sufficiente a soddisfare le esigenze del territorio, visto che in questo periodo la popolazione raddoppia con l’arrivo dei turisti, senza ricorrere all’integrazione con l’acqua dell’invaso del liscione che tanti problemi organolettici e qualitativi ha dato finora. Ancora non siamo stati onorati di una risposta in tal senso”.

Una lettera che, sottolineano da ViviLarino, non ha ottenuto risposta. La questione acqua, come bene pubblico, sarà trattata nel corso di un’assembla pubblica domani, martedì 25 giugno, a partire dalle 18.30 nella presso la Sala della Comunità in Largo Pretorio a Larino ed a cui sono invitati cittadini, imprenditori, studenti, e tutti i sindaci del territorio interessati al nuovo servizio, il Presidente della Giunta Regionale, l’Assessore Regionale di riferimento ed il Presidente di Molise Acque.

“La partecipazione di tutti è indispensabile per attivare un servizio di grande importanza per il territorio e per il benessere di tutti – conclude l’associazione – Il diritto all’acqua risulta quale estensione del diritto alla vita, come stabilito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani”.

 

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