Operazione della guardia costiera

Pesca di frodo lungo la costa termolese: sequestrate reti abusive lunghe 1 chilometro

Pesca di frodo lungo la costa molisana. Gli uomini della Guardia Costiera della cittadina adriatica hanno sequestrato tre reti da posta non segnalate complessivamente lunghe oltre un chilometro. Un sequestro che racconta il fenomeno dei pescatori che violano le norme con una pratica purtroppo diffusa, che produce effetti negativi non solo sull’ecosistema e sulla biodiversità, ma anche sulla salute dei consumatori e sull’economia. Un eco-crimine che evidentemente si consuma (e non è la prima volta che viene scoperto) anche in Molise, dove nei giorni scorsi le unità navali CP 878 ed il battello pneumatico GC 077/B, sotto il coordinamento della sala operativa della Guardia Costiera termolese, hanno confiscato le reti e 30 nasse impropriamente impiegate sia per pesca di frodo che per pesca sportiva.

Un vero e proprio rischio per il depauperamento delle risorse ittiche oltre che per l’ambiente marino circostante. All’alba di oggi il controllo e il blitz, in seguito a una attenta attività di vigilanza marittima condotta dalla Capitaneria. Una azione repressiva che si inserisce nell’azione di contrasto alle attività illecite praticate nel territorio bassomolisano e che è anche un deterrente al proliferare del mercato parallelo nero dedito alla commercializzazione, chiaramente abusiva, di prodotti ittici di vario genere che oltre a costituire un rischio per la salute pubblica incidono fortemente sul delicato equilibrio del litorale costiero e sullo sviluppo di un settore, come la pesca, che dovrebbe rappresentare uno degli assi portanti dell’economia del territorio.

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