Fantapoesie

Non puoi

La tossicodipendenza è come una piovra, si nasconde, usa i suoi tentacoli sotto forma di poca autostima e scarsa fiducia nelle proprie capacità, per spruzzare inchiostro nero tale da non vedere più luce. Non puoi avere gli occhi spenti come le stelle quando dormono in cielo, non puoi non capire il male che fai a te stesso, non puoi startene da solo in un angolo di dolore, non puoi essere considerato un caso umano da studiare, tu sei vita!, con un futuro da costruire e non un presente in cui sopravvivere.

Si inizia per gioco, curiosità, trasgressione, per sfuggire ai problemi o semplicemente ci si conforma alla comitiva di turno, spinti dalla convinzione che si può smettere quando e come si vuole, ma la verità è che ti rende schiavo, vulnerabile, depresso e menefreghista del mondo, l’esperienza della droga è sempre solitaria, anche quando la si consuma insieme, bisogna saper dire di no al momento giusto.

Dipendere da qualcosa è come entrare in un casinò, senza giocare, per l’assenza di orologi e finestre, si perde il senso dell’orientamento, dello spazio e del tempo; è vincere la lotteria di Capodanno, ma anzichè riscuotere ti senti dire:”Sei su Scherzi A Parte!”; è concorrere ad una gara d’appalto sapendo già il vincitore, e quello non sei tu; è divertirsi a Tombola avendo numeri dal 91 in poi o svagarsi con gli amici del Tressette, ma le tue carte sono scoperte. In fondo la nostra esistenza è una gara amichevole in compagnia, non esistono vittoriosi e sconfitti, l’importante è aderire, quindi non puoi non partecipare.

(Alessio Toto …Tra un motore e un cambio mi sono laureato in Sociologia e, scrivo poesie con lo scopo di arrivare al vostro cuore…)

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