Campobasso

Morì improvvisamente a 36 anni, sportello d’ascolto intitolato a Matteo Iantomasi

L'iniziativa voluta dalla famiglia di Matteo è rivolta ai giovani che spesso affrontano da soli il disagio psichico. L'inaugurazione ieri al Cep

Due anni fa la sua morte prematura. Aveva solamente 36 anni. Matteo Iantomasi ha lasciato un vuoto enorme nel cuore di tutti coloro che lo conoscevano.

E da ieri, nel quartiere Cep di Campobasso, uno sportello d’ascolto porta il suo nome. E’ stato inaugurato il 4 maggio nella sede dell’associazione “Quartiere Campobasso Nord”, con la collaborazione del centro sociale “N. Scarano” che ha fornito i propri locali per il convegno che si è svolto contestualmente all’intitolazione.

Matteo era molto attivo nel sociale (era membro del consiglio della stessa Associazione), nonchè appassionato tifoso del Campobasso.

“Lo sportello d’ascolto – spiegano gli ideatori dell’iniziativa – fa capo al Progetto Itaca, nato a Milano nel 2000. L’iniziativa è nata in seno alla famiglia di Matteo, appoggiata in pieno da “Quartiere Campobasso Nord”, attenta ai bisogni che sempre più sono conseguenza del disagio psichico di molti giovani, spesso soli ad affrontarlo. Il Progetto Itaca, attraverso l’attività dei suoi volontari, mira ad aiutare quanti soffrono di depressione, di attacchi di panico, di psicosi, di disturbi alimentari, spesso celati dietro un’apparente situazione di normalità e dunque difficili da riconoscere.

L’obiettivo è quello di mirare a prevenire, attraverso la giusta informazione, e a riabilitare i soggetti interessati dai disturbi, lasciando ovviamente alla medicina il compito della terapia. Itaca auspica un maggior interesse da parte delle istituzioni affinché la piaga dell’indifferenza venga finalmente cancellata“.

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