Vita in Versi

Vita in versi

E loro so li primi

Candidati da sartà ne la lista,

ce ne so parecchi a bagnomaria.

Io amo Sarvini, piatto sovranista,

ch’ammollicato la democrazia.

 

Nù se magna la frittata fascista,

morto mejo votare in trattoria,

cor vinello sulla frittura, mista,

de pesce fresco, pe la panza mia.

 

A un tavolo, li sinnaci futuri

s’accapijano pe pagare, er conto,

e se saziano co li torzoli duri.

 

Cucineranno pe noi, da quest’anno

e laveranno piatti fino ar tramonto;

che sudate pe tenersi lo scanno!

 

Andri230519 Parafrasi = filone romanesco che prosegue, grazie al ritrovamento de la poesia der papa; bono er filone farcito de salami! Il dialetto che si parla nella capitale affresca meglio er tema de la politica, se sa, e Trilussa è stato un gran maestro. Il sonetto, 14 versi endecasillabi, ha il seguente schema metrico: ABAB-ABAB-CDC-EDE. De la tavola, de le tante portate previste in un banchetto democratico i nostri politici sono i primi, i più buoni de tutti, ma stiano attenti che col tempo, pian pianino, prima o poi se li magnamo, e co la fame che s’aritrovamo se stessero accorti. Vengo alla spiegazione di alcuni passaggi: ner quarto verso della prima strofa ammollicato significa che quer ministro ha ridotto in briciole la democrazia.

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