Consiglio regionale

Comunità montane prorogate di un anno, Enti per il turismo soppressi: ecco la Legge di Stabilità 2019

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il documento contabile che introduce una serie di novità: non solo l'aumento del costo dei biglietti per treni e autobus, ma sono previste anche misure per risparmiare risorse pubbliche come la sospensione di una parte dei rimborsi per i gruppi e la soppressione degli Ept. Nulla da fare per le Comunità montane: restano in vita per un altro anno anche se sono piene di debiti.

C’è voluta una settimana intera (ad esclusione del 1 maggio, quando i lavori del Consiglio regionale si sono fermati) per licenziare la Legge di Stabilità 2019 presentata dalla Giunta regionale e illustrata dal presidente della Prima Commissione, Andrea di Lucente. In  Aula – e anche questo è prassi’ – una ‘marea’ di ordini del giorno, emendamenti e sub -emendamenti.

Una ‘maratona’ insomma, come prevedibile e come avviene ad ogni sessione che l’assise di via IV Novembre dedica all’esame e all’approvazione dei documenti contabili. Un tour de force che, fra l’altro, si concluderà domani – 6 maggio – quando all’attenzione dell’assemblea di palazzo D’Aimmo arriverà il Bilancio pluriennale della Regione Molise 2019-2021.

Cosa prevede la prima manovra finanziaria targata Donato Toma e che le opposizioni non hanno esitato a definire ‘lacrime e sangue’? Oltre all’aumento dei biglietti per autobus e treni (il costo era fermo dal 1999, come già riferito) e dovuti “alle imposizioni del Ministero, altrimenti rischiavamo penalità”, ha spiegato il governatore, c’è stato un ritocco anche  dei canoni tratturali e per l’utilizzo delle foreste demaniali, fermi a molti anni. Anche in questo caso, c’è stato un rincaro.

Altri costi che ricadranno sui cittadini: chi dovrà presentare una istanza di autorizzazione sismica per le nuove costruzioni dovrà pagare i diritti di segreteria. Più o meno 200 euro. 

Modificata invece la legge regionale (n. 17 del 2007) concernente gli interventi a favore di soggetti sottoposti a trapianto di organi o affetti da patologie rare, prevedendo in primis la possibilità di rimborso delle spese, a fino ad un massimo di due accompagnatori dei pazienti affetti dalle patologie previste dalla normativa. I rimborsi “dovranno avere la priorità rispetto all’ordine degli altri pagamenti”. Prevista inoltre un’accelerazione delle modalità di erogazione dei fondi e di rendicontazione. 

L’Aula ha deciso di cambiare pure la legge regionale n. 31 del 2005 stabilendo un aumento delle risorse per le scuole paritarie, dell’infanzia e primarie, dei piccoli comuni in cui non sono presenti strutture statali.

Altre misure invece avranno conseguenze dirette sugli enti sub regionali: è stata prorogata di una anno la ‘vita’ delle Comunità montane, piene di debiti e contenziosi, finite al centro delle polemiche politiche essendo diventate dei ‘carrozzoni’ guidate da chi ha sostenuto Donato Toma in campagna elettorale. 

Il Consiglio regionale ha pure stabilito che per l’attività di chiusura delle Comunità Montane, le commissioni competenti dovranno relazionare, entro il 30 settembre prossimo, in Aula “sulla gestione liquidatoria e al rispetto dei termini previsti dalla legge”. Contestualmente le commissioni dovranno dovranno fornire proposte sulla nuova organizzazione delle funzioni in capo alle stesse Comunità Montane.

Altro ‘carrozzone’, altra novità. Finalmente sono stati soppressi gli Enti provinciali per il turismo di Campobasso e Isernia “nell’ambito di una strategia istituzionale di promozione turistica regionale improntata all’efficienza, al buon andamento dell’azione amministrativa e al rispetto dei principi di coordinamento della finanza pubblica”. I compiti degli Ept saranno assorbite dalla struttura regionale competente per materia.

Inoltre, per risparmiare risorse pubbliche, l’amministratore unico dell’Agenzia Regionale per lo sviluppo Agricolo, Rurale e della Pesca (Arsarp) sarà nominato con decreto del presidente della Regione tra i dirigenti regionali o tra i direttori di servizio dell’Agenzia stessa. Mentre per il buon funzionamento del Consiglio regionale è stato stabilito che la dotazione organica non potrà essere inferiore al 13% del totale del personale della Regione. Sospeso inoltre il contributo aggiuntivo per il finanziamento dei gruppi regionali, i famosi 5 centesimi pagato da ogni molisano, come previsto dalla legge
regionale numero 20 del 1991. Uno dei rimborsi che provoca l’aumento dei costi della politica e che nel 2016 ha portato il Molise in vetta alle regioni italiane in cui si paga di più.

Un’altra novità introdotta dalla Legge di Stabilità 2019 riguarda il personale della Regione Molise. La Giunta sarà autorizzata a impiegare “in posizione di distacco, del personale dipendente della Regione, degli Enti collegati e di quelli rientranti nel sistema sanitario regionale (Asrem e Arpa)”.

Ok infine al mantenimento degli uffici regionali di Isernia e Termoli, al riordino dei Piani sociali, all’istituzione di un fondo per il finanziamento del reinserimento dei cittadini molisani rientrati dal Venezuela. E ancora: rifinanziato il fondo per incentivare all’esodo gli operatori della formazione professionale. 

Modificata la modalità di costituzione della Commissione regionale per la parità e le pari opportunità nella composizione della quale nessuno dei due generi potrà essere rappresentato in misura superiore al 60%.

Il testo finale della Legge di Stabilità è stato approvato con 13 voti favorevoli e 7 contrari.

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