Portocannone

Centinaia di firme contro la chiusura dell’unica banca della città: “Abbiamo scritto al Prefetto, non ci arrendiamo”

Game over. È questa la scritta che, a breve, calerà sul portone dell’unico sportello bancario, di proprietà dell’Unicredit, in via Madonna Grande a Portocannone che a fine maggio abbasserà le serrande per l’ultima volta. La decisione del colosso degli istituti bancari, resa nota già un mese fa, ha creato uno stato di agitazione ed evidente preoccupazione tra i residenti che si vedranno costretti, di qui a due settimane, a dover viaggiare verso i comuni limitrofi per svolgere quei servizi che, fino ad oggi, erano a due passi dal portone di casa.

Duemilacinquecento persone, tra giovani ed anziani, che non potranno ritirare la pensione, pagare una bolletta o accreditare lo stipendio, nella loro città. I residenti, tuttavia, non si rassegnano e restano aggrappati alla speranza che Unicredit possa tornare sui suoi passi anche in virtù della petizione popolare avviata negli ultimi mesi e che, ad oggi, conta oltre cento firme.

I cittadini si oppongono in maniera decisa alla chiusura prevista per fine maggio dell’unica filiale bancaria presente in paese – scrivono il comitato autorganizzato cittadino e i sindacati SOA e Cub promotori dell’iniziativa – Abbiamo esposto, alla direzione generale della filiale ed al Prefetto di Campobasso, la situazione di disagio già pregressa, dato che nel paese non esiste più da tempo la caserma dei Carabinieri e nemmeno dei Vigili Urbani, aggravato oggi alla prossima chiusura di altro servizio di pubblica utilità seppur privato dalla Unicredit Spa”.

A soffrire maggiormente dei tagli e delle riduzioni di servizi essenziali per la comunità, sono gli anziani, i commercianti ed intere famiglie, come sottolinea il comitato che aggiunge: “Buona parte degli abitanti con questa petizione partecipata dimostra attaccamento e voglia di riscatto per un paese che ingiustamente sia per la sua storia che per i valori di dignità e laboriosità non merita ulteriori umiliazioni. Per questo non faremo nessun passo indietro, resteremo uniti, vigili e pronti ad altre iniziative per il bene comune”, concludono la Cub Confederazione Unitaria di base provinciale di Campobasso, il Soa Sindacato Operai Autorganizzati ed il Comitato Cittadini Autorganizzati.

Foto: Google Maps

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