Termoli

Caos scrutinio, il M5S chiede di ricontare le schede. Roberti: “Non ho vinto per 139 voti e ci sono 441 nulle”

Mentre il centrodestra afferma di avere oltre il 52 per cento con le liste e di aver mancato per un soffio la vittoria al primo turno, Nick Di Michele parla di disorganizzazione nei seggi e dubbi sulla regolarità del voto scrivendo alla Prefettura per chiedere un riconteggio

Si fa presto a dire ballottaggio. Mentre ci si dovrebbe preparare al secondo turno del voto programmato per il 9 giugno, Nick Di Michele del M5S chiede il riconteggio delle schede per “fugare dubbi sulla regolarità”. Dal canto suo Francesco Roberti afferma che “le nostre liste hanno totalizzato 9669 voti pertanto la percentuale è di 52,40%” ma al tempo stesso ipotizza di muoversi per far verificare le “441 schede nulle” dato che dai suo conteggi “non ho vinto al primo turno per 139 voti”.

Insomma è caos a due giorni dallo scrutinio, dato che anche Angelo Sbrocca ha fatto capire di avere “conti diversi” da quelli che danno Roberti primo al 47,87 per cento, ma soprattutto le sue liste al 51,16% (dato riportato dal Comune di Termoli).

Il passo ufficiale per ora è quello del Movimento Cinque Stelle che tramite il proprio candidato sindaco Nick Di Michele, classificatosi terzo alla competizione del 26 maggio, ha fatto sapere di aver inviato una richiesta di riconteggio delle schede a Prefettura, Sottocommissione elettorale circondariale di Termoli e Comune di Termoli.

“Tale istanza scaturisce dalla necessità politica ma soprattutto etica di fugare ogni dubbio sulla regolarità delle operazioni di voto – scrive Di Michele -. Noi come M5S, presenti nelle 29 sezioni elettorali con 58 rappresentanti di Lista, abbiamo purtroppo constatato disorganizzazione e approssimazione che spesso ha creato tensioni e poca chiarezza nello scrutinio delle schede elettorali. Inoltre ha ingenerato dubbi e spesso recriminazioni”.

Sezione Schweitzer spoglio elezioni

I Cinque Stelle chiariscono di non voler gettare la croce addosso a chi ha lavorato nei seggi. “Poiché crediamo nel lavoro e nell’impegno con spirito di abnegazione, di chi per pochi euro, affronta il servizio nei seggi elettorali, vorremmo che tali cittadini non fossero additati quali responsabili dei fatti accaduti, e per questo, solo un risultato negativo del probabile riconteggio, potrà restituire dignità al lavoro svolto”.

Quindi da parte di Di Michele un nuovo riferimento a possibili pressioni contro la sua lista. “Questa campagna elettorale andata avanti nel rispetto totale dell’avversario, negli ultimi giorni ha purtroppo subito ingerenze poco chiare che necessitano di un chiarimento. Intanto procediamo con quanto richiesto, successivamente affronteremo anche le questioni poc’anzi trattate. Attenderemo fiduciosi”.

Nelle scorse ore anche Francesco Roberti è intervenuto sulla questione, in un certo senso per replicare ad Angelo Sbrocca, secondo il quale il 51% delle liste del centrodestra potrebbe non essere così certo e soprattutto l’assegnazione dei seggi sarebbe ancora da verificare, facendo intendere di non dare per scontata l’Anatra zoppa (un sindaco senza maggioranza) in caso di sua affermazione al secondo turno.

“Tanto per chiarire il sistema elettorale – ha scritto su Facebook l’esponente di centrodestra -. Il calcolo dei seggi si applica sui voti validi che sono 18418. Le nostre liste hanno totalizzato 9669 pertanto la percentuale è di 52,40% (e non la somma percentuale delle liste), per cui Game Over”.

Infine un riferimento alle schede non assegnate. “Inoltre la metà dei voti validi sono 9209 ed io ho totalizzato 9070 (98,49%) per soli 139 voti non abbiamo vinto, peraltro vi sono 441 schede nulle e su questo decideremo il da farsi”.

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