Assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni, la Uil: “Qualcosa si muove”

Arrivano nuove assunzioni e bandi di concorso per le Amministrazioni centrali? Più lavoratori negli Uffici Statali? parrebbe di sì, a giudicare dal “cauto ottimismo” della Uil che dichiara, per bocca di Tecla Boccardo, Segretario regionale del sindacato, “Questa è davvero una buona notizia per l’intero Paese, e altrettanto, positivo l’accordo raggiunto tra il Ministero dell’Economia e le Regioni per superare la norma che vincola la spesa per il personale sanitario a quella del 2004”.

L’emendamento previsto consente alle Regioni di spendere per il personale quest’anno quanto nel 2018, più un 5% dell’aumento del Fondo Sanitario Nazionale, che equivale a circa 50 milioni. Tecla Boccardo: “L’accordo sui nuovi tetti di spesa per il personale del servizio sanitario, sbloccando il turn over, garantirà dal 2020 una piccola boccata d’ossigeno ai nostri ospedali, costretti negli ultimi anni a compiere sforzi giganteschi per mantenere invariati i livelli di efficienza a fronte di una costante riduzione di personale, tanto da spingere verso la chiusura dei reparti per mancanza di personale”. Ma non è sufficiente, “Serve un piano di assunzioni straordinario per far fronte ad una carenza di organico divenuta insostenibile e non più prorogabile”.

Quello che si muove a Roma rappresenta “solo un primo passo utile ma che non può considerarsi sufficiente di fronte a dieci anni di blocco del turn over, agli intercorsi pensionamenti di vecchiaia e ai prossimi prepensionamenti di quota 100. Secondo noi c’è l’urgenza non solo di invertire il trend di graduale e pesante invecchiamento della popolazione lavorativa pubblica (offrendo opportunità di lavoro ai nostri giovani!) ma, soprattutto, di andare a colmare tutte quelle dotazioni organiche ridotte all’osso. In alcuni settori le carenze di personale possiamo definirle storiche e non fanno altro che peggiorare le condizioni lavorative con maggiori carichi di lavoro, rallentare la risposta ai cittadini, allontanandoli da un servizio pubblico sempre meno in grado di rispondere prontamente a tutte le loro esigenze.”

Boccardo aggiunge: “È da qui che deve ripartire la ripresa della nostra Pubblica Amministrazione, dalla fiducia che i cittadini ripongono nelle Istituzioni cui si rivolgono per soddisfare i propri bisogni. Per farlo, e incrementare così la produttività, non è più sostenibile che diverse e numerose realtà continuino a prestare servizi sotto organico che tengono a “ostaggio” i lavoratori soprattutto nelle regioni dove il lavoro manca: nei Comuni, negli Ospedali, negli Uffici statali, in tutte le Pubbliche Amministrazioni”. 

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