Storia a lieto fine

La seconda vita di Peppino, il cane sfregiato da un petardo: adottato da una nuova famiglia in Toscana

Peppino, il cucciolone nero sfigurato da un petardo poco prima di Natale, ha 'abbracciato' oggi i suoi nuovi padroni ma i suoi aguzzini restano ancora impuniti

La sua storia aveva sconcertato l’Italia intera. Che aveva conosciuto e amato Peppino, gioito quando le sue condizioni di salute sono migliorate. Peppino è lo sfortunato cagnolino sfregiato da un petardo che qualcuno gli aveva infilato nel naso. Una storia che per fortuna ha un lieto fine: il cucciolone nero ha finalmente una nuova casa, in Toscana. Qui vive la sua ‘nuova’ famiglia che è stata due volte in Molise per conoscerlo. Oggi Peppino ha raggiunto la sua nuova casa accompagnato dai volontari dell’Apac (Associazione protezione animali di Campobasso).

Inizia ora la sua seconda vita dopo quattro mesi difficilissimi. Prima di Natale il terribile episodio. Peppino venne trovato vicino al bosco nel quale si era rifugiato da una volontaria dell’associazione Protezione Animali di Campobasso. Davanti agli occhi della ragazza una scena sconvolgente: il cagnolino era sfigurato, piangeva a causa di un dolore atroce. Poi le operazioni per ricostruire il musetto e per le quali è stata organizzata una raccolta fondi, le terapie mediche.

Per tre mesi del cagnolone si è occupata Maria Pina (con lui nella foto pubblicata su Fb dall’Apac, ndr) che lo ha riempito di coccole e di attenzioni. “E’ l’artefice della sua rinascita”, spiegano dall’associazione. La signora già si occupa di 6 cani e 9 gatti, la sua famiglia, e all’occasione accoglie gli sfortunati che trova o che le chiediamo di poter ospitare temporaneamente in attesa di poter trovare loro una famiglia.

“Per tre mesi Maria Pia ha donato a Peppe non solo tutte le attenzioni, non solo lo ha portato dal veterinario quasi tutti i giorni, lo ha medicato, lo ha imboccato, lo ha pulito, lo ha portato a spasso, gli ha cambiato coperte e cuscini, ciotole e croccantini, ma gli ha dato amore. Non è stato per lui un posto dove poter stare per un po’ e poi andare via, ma la sicurezza, la pace, la calma, la tranquillità. Peppe è cambiato grazie a lei, alle cure che ha dato al suo cuore e al tocco dolce che la sua mano ha dato alla sua anima ferita”.

Insomma un amore che forse Peppino aveva dimenticato dopo il barbaro gesto di qualche incivile, rimasto ancora impunito. Le indagini avviate dalle forze dell’ordine nei giorni successivi all’episodio e dopo la denuncia presentata dall’Apac sono infatti ancora senza esito, gli aguzzini di Peppino ancora non pagano per il loro gesto folle.

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